Giornalismo sotto attacco in Italia

Neppure Scilla, …somos Flotilla 

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Non ho altro in testa.
Mi butterei senza salvagente da una di quelle bellissime barche dai nomi new age.
E nuoterei ..fino a non poterne più!..raggiungendo a nuoto la terra dell’umanità, che non si trova in acque internazionali, dove i ciclopi attendono famelici e pronti a sferrare i colpi.
Gli nuoterei attorno come una sirena, guizzando di qua e di là, imprendibile, mi divertirei a vederli affannati rincorrermi e invocherei un canto: <<Ciclopi, dittatori, tremate, siamo in tante e tanti, ascoltate le nostre voci, perché se non lo farete non basterà legarvi agli alberi delle vostre navi da guerra,..venite, venite, noi siamo già qui, attorno a voi, Noi siamo il sogno che tanto abbiamo desiderato, non ci fermerete, perché è il nostro sogno, di pace, di amore, di sorellanza e fratellanza>>
e mentre le nostre code sguizzeranno tra i flutti in un arcobaleno di colori, il presente è già futuro.
Come si fa a cadere da tanta bellezza, è impossibile, non c’è mostro marino, neppure Scilla potrà fermarci, tornerà anche lei ai suoi splendori..e l’incantesimo sarà spezzato, per sempre.
<< Ti dico che ha preso il 58 percento!..svegliaaa>>
<<Ma chi? Tri-dico?>>
<<Macché Tridico, Occhiuto scema. Svegliati!>>
<<Ma daaai, allora stavo facendo un sogno? Solo un sogno? Era meraviglioso però..>>
<<Noo, che sogno, la flotilla sta per raggiungere..>>
<< Cosa, cosa sta per raggiungere? I ciclopi?>>
<<Ma quali ciclopi! ti sto dicendo che la nuova flotilla è quasi a Gaza, e quella è vera, non è un sogno, mentre Occhiuto, Tajani, la Meloni, Salvini..>>
<< No, no, no pietà!..fammi alzare almeno. >>
Non bevo caffè, al massimo quello di cicoria, o sennò un tè verde oppure una tisana di basilico sacro, con una fetta di pane e marmellata amara, magari mezza banana e delle noci.
Così, forse, posso farcela.
E non ho voluto sentire niente ieri sera, mi è bastato il rigurgito di Mentana all’Albanese.
E poi , ti prego, il campo largo è troppo largo, è troppo a sinistra, non è troppo al centro, il candidato era calato dall’alto, non era sentito dal basso, era scollato dai territori, è calabrese ma non è calabrese doc, ha sbagliato i nomi, non conosce il territorio, è troppo tecnico, preso all’ultimo, si ecco, è colpa dell’avversario che si è dimesso troppo in anticipo, ha comunicato meglio, ha l’appoggio della premier e poi, daaai, la Calabria è fascista!.. è quella dei moti di Reggio, la bomba sul treno e poi, poi c’è lei, Scilla, che vuole trangugiare la flotilla, come io con la marmellata.
Oddio, non so più distinguere tra sogno e realtà:
la flotilla mi appare vera,
i candidati, le elezioni, i commentatori, terribilmente falsi!
<<Mi senti? È un incubo! No anzi sarà di sicuro la fata Morgana…>> e vabbene ora mi faccio una doccia, poi vedrai che torno con i piedi per terra.
<<si..ma quale terra?>>
<<A Gaza!>>
<<Gazaaa? Non esiste più Gaza.>>
Pluff!
Seguitemi, vi indico la rotta,
ma non la non esistono i seggi elettorali,
c’è solo acqua
e passione.
La fede è già di troppo.

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