Giornalismo sotto attacco in Italia

Lorusso (Fnsi): «Appello a Draghi per affrontare le criticità denunciate dall’Agcom»

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“L’allarme del presidente dell’Agcom, Giacomo Lasorella, sull’indebolimento dell’industria italiana dei media non deve cadere nel vuoto. È necessario che il governo avvii un confronto serrato sul rilancio di un settore vitale per la democrazia italiana, tutelato dall’articolo 21 della Costituzione”. Lo afferma, in una nota, Raffaele Lorusso, segretario generale della Federazione nazionale della Stampa italiana.

“La relazione annuale dell’Agcom descrive un quadro preoccupante – osserva Lorusso -. Il rischio di infliggere un colpo mortale al pluralismo dell’informazione va scongiurato con interventi strutturali e con una nuova legge di sistema. Così come nel 1981, per governare il passaggio dal piombo alla composizione a freddo, fu messa a punto la legge per l’editoria numero 416, tuttora in vigore, allo stesso modo, oggi, il governo deve mettere tutti gli attori intorno a un tavolo per giungere ad un nuovo impianto normativo che consenta al settore di affrontare la transizione al digitale. Il vuoto di politica industriale denunciato dal presidente Lasorella rappresenta la principale criticità del settore. Anche di fronte ad un mondo in rapido e in continuo cambiamento, l’approccio delle aziende editoriali è caratterizzato dalla corsa a finanziamenti diretti e indiretti, per lo più a pioggia, dalla riduzione del costo del lavoro e da tagli generalizzati. Fatte salve pochissime eccezioni, non si intravvede una politica industriale né la volontà di affrontare un confronto a tutto campo e senza pregiudiziali su investimenti, trasformazione radicale dei prodotti tradizionali e difesa del lavoro. Da oltre un decennio, prevale la tendenza delle aziende a incentivare le uscite dal mondo del lavoro e a moltiplicare il lavoro precario, senza alcun riguardo alla qualità”.

Per il segretario generale della Fnsi, “questa situazione, unita al quadro di debolezza e difficoltà della stampa italiana descritto nel rapporto sullo Stato di diritto diffuso nei giorni scorsi dalla Commissione europea, richiede, esattamente come per altri settori vitali per il Paese, un intervento deciso e immediato da parte del governo. Per questo, al presidente Mario Draghi rivolgiamo l’appello ad avviare un tavolo per la riforma dell’editoria”.


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