Ripetitività ossessiva di Teleradio Meloni sul cosiddetto ‘Caso Mattarella’, liquidato come ‘ridicolo’ dal Quirinale. Al contrario passata sotto silenzio l’incredibile, eversiva dichiarazione del ministro della Giustizia ed ex magistrato Nordio sulla ‘verità’ che Licio Gelli avrebbe detto in merito alla separazione delle carriere dei magistrati. Ma davvero tutto questo deve scivolare senza ferire addosso a chi crede nella Costituzione, nel rispetto reciproco tra gli alti livelli istituzionali, nei verdetti netti e incontrovertibili su vicende giudiziarie storiche? Alcuni trombettieri televisivi e radiofonici, facendo da cassa di risonanza del giornale di destra più a destra, cercano subdolamente di fare passare per vera una versione inventata di una possibile manovra del Presidente della Repubblica contro la presidente del consiglio. Avallata non da un ubriacone al bancone del bar sotto il Quirinale, ma addirittura dal capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, tal Bignami di nome Galeazzo, come il genero del Duce del fascismo, che tre anni fa, quando era viceministro, si fece fotografare in divisa nazista. Dunque un fedelissimo, che più fedele non si può, di Giorgia Meloni.
Ignara? Ma per favore! Allora, quale la finalità di una sparata fatta nascere da un’invenzione giornalistica e trasformata in un’interpretazione politica di Fratelli d’Italia per costruire l’opposizione di Mattarella alla Meloni? Solo il vittimismo scientifico della Presidente del Consiglio? Non credo. Penso piuttosto ad una strategia studiata in prospettiva per giustificare preventivamente altri attacchi alla Costituzione con l’avallo di un Parlamento che ormai non rappresenta più il popolo italiano, ma gli interessi privati di una destra che non vuole e non vorrà mollare il potere. Resteremo a guardare, ad accettare passivamente questo stravolgimento continuo? Perché non c’è una presa di posizione molto dura da parte delle opposizioni? Possibile che non si debba denunciare con forza anche l’altra incredibile sortita di questi giorni, quella del ministro Nordio, che bellamente riabilita un personaggio pluricondannato come Licio Gelli, elogiando la sua idea della separazione delle carriere dei magistrati? E cosa pensa il signor ministro di tutto il Piano di Rinascita Democratica inventato dal signor P2 che attaccava molti cardini della Costituzione, fino all’idea di smantellare la Rai (attacco in corso?). Cos’altro bisogna aspettare? Altri tentativi di delegittimare anche il sindacato? E in nome di quali valori? Possibile che non si possano smontare le tantissime bugie propagandistiche, mentre la povertà aumenta, così come il precariato, lo smantellamento della sanità pubblica e i miliardi destinati ad una ‘difesa’ che non si sa bene da chi dovrebbe proteggerci, o ad un ponte sullo Stretto su cui si è abbattuta già due volte la mannaia della Corte dei Conti. O anche quei giudici contabili sono pericolosi sovversivi rossi? Il tempo sta scadendo ed anche la pazienza, mentre aumentano i bavagli contro il pensiero critico, le querele temerarie, il tentativo di fermare il giornalismo di inchiesta. A lasciarsi scivolare tutto addosso in una beata ignavia, si rischia di risvegliarsi quando sarà troppo tardi.
