Vedere Vance assorto in preghiera durante la sua visita a Roma, fa capire quanto ormai la religione sia diventata un elemento di appartenenza, senza richiedere più la coerenza. Il Vicepresidente degli Usa, che odia gli immigrati, si rivolge a un dio che invece eleva i poveri alla sua stessa dignità. Se si rompe l’identità Cristo-Povero viene giù tutto il cattolicesimo. Rimane il rito, i canti, le vesti, ma la rivoluzione cristiana si paganizza. Il dio che ha parlato di amore diventa un idolo suprematista, che benedice la forza e il potere di un popolo incitandolo a sopraffare altri popoli.
Il ‘’dio è con noi’’ è la bestemmia che ha insanguinato i campi di battaglia, dai crociati ai nazisti, e che ora aleggia sugli stermini reciproci di Hamas e di Israele. Se non fosse un ossimoro, dedicherei un tempio alla laicità, con al suo ingresso queste parole: ‘’Se un dio ti chiede di far soffrire il tuo corpo o di far soffrire un altro vivente per la sua gloria, scaccialo dalla tua mente con la tua intelligenza”.