Né sindaci autoritari né tirapiedi zelanti potranno intimidire e fermare la critica politica e l’opposizione.
Credo di essere, se non altro per durata e varietà di ruoli assunti (ma anche come attivista), il consigliere comunale in carica che, nel tempo, ha subito più querele da parte di potenti vari. Le ho vinte tutte, ma conosco bene il peso intimidatorio che assume la possibilità che un potente ti quereli.
Per questo è inaccettabile ciò che emerge dall’inchiesta Palude circa l’attitudine a schedare oppositori e giornalisti e intellettuali in vista di possibili querele da parte dello staff del sindaco, che il sindaco medesimo rivendica.
Non ci sono precedenti a Venezia né, forse, in altre città simili di grande tradizione democratica e civile.
Si può stare sicuri, comunque, che né sindaci autoritari né tirapiedi zelanti fermeranno il lavoro della critica e dell’opposizione.
Anche questo episodio dimostra che bisogna chiudere al più presto, con le dimissioni e un nuovo governo della città, questa triste esperienza di Venezia.