Nastri d’argento. Trionfa Bellocchio. Miglior colonna sonora Colapesce e Dimartino. Lidia Vitale Premio IMAIE

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Premiazione dei Nastri d’Argento al MAXXI – Museo nazionale delle Arti del Ventesimo Secolo –  di Roma. La serata realizzata in collaborazione con Rai Cultura e condotta da Francesca Fialdini in onda il 21 giugno in uno speciale su Rai Movie  in replica giovedì 22 su Rai 1 e da mercoledì 28 nei territori raggiunti da Rai Italia. Blu carpet per Giovanna Ralli, Barbara Ronchi, Pilar Fogliati, Barbora Bobulova, Michele Placido, Alessandro Borghi Luca Marinelli, Antonio Albanese, Paolo Pierobon.

Laura Delli Colli, Presidente del Sindacato Nazionale dei Giornalisti Cinematografici (SNGCI), conversando con Francesca Fialdini, ha definito questa 77ma edizione dei Nastri, ricca di generazioni diverse e conseguentemente di stili e sorprese, in particolare tra gli esordienti.  “Il 2023 segna nelle candidature e nel voto dei Giornalisti una svolta di cambiamento – ha dichiarato la Delli Colli a nome del direttivo nazionale composto, oltre che da lei, da Fulvia Caprara (Vicepresidente), Oscar Cosulich, Maurizio di Rienzo, Susanna Rotunno, Paolo Sommaruga e Stefania Ulivi, Romano Milani Segretario Generale, Franco Mariotti Sindaco – che ora attende la prova più difficile del ritorno in sala”. “Per questo –  ha continuato la Delli Colli – i Nastri d’Argento hanno deciso quest’anno di limitare la selezione ai film #soloalcinema”: un atto di solidarietà e di impegno dei Giornalisti Cinematografici per la campagna appena lanciata dal Mic”. Lucia Borgonzoni, sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura, ha specificato: “Come Ministero stiamo lavorando senza sosta affinché l’intero settore possa continuare a crescere. Molte le misure messe in campo. Non ultima, la campagna ‘Cinema Revolution’, che con un investimento di circa 20 milioni di euro mira a riportare il pubblico nelle sale anche nei mesi estivi e i primi risultati sulle presenze ci lasciano ben sperare”.

Trionfa “Rapito” di Marco Bellocchio, il cui successo è dovuto, oltre alla professionalità e sensibilità del giovane regista ottantaquattrenne, alla scelta del soggetto: importante e al tempo stesso poco noto, capace di riempire un vuoto storico e suscitare genuina sorpresa e interesse, non solo nella stampa. Rapito fa incetta di premi, dopo il successo di Esterno notte tra le Grandi Serie ai Nastri d’Argento 2023: vince come miglior film e per la migliore regia, ma anche per la migliore attrice protagonista Barbara Ronchi, per la sceneggiatura di Bellocchio e Susanna Nicchiarelli in collaborazione con Edoardo Albinati e Daniela Ceselli, per l’attore non protagonista Paolo Pierobon e il montaggio di Francesca Calvelli e Stefano Mariotti. “Rapito”, ricostruzione storica drammatica e minuziosa sulla violenza del dogma nella chiesa cattolica, vince anche per la produzione IBC Movie (Beppe Caschetto) Kavac Film (Simone Gattoni) e Rai Cinema (Paolo Del Brocco).

Nastro di eccellenza è il successo collettivo de La stranezza, il film di Roberto Andò che ha siglato una svolta eccezionale nel rapporto col pubblico ma per la prima volta anche nella joint venture produttiva tra Rai Cinema e Medusa Film.

Nastri d’Argento a Giuseppe Fiorello, miglior esordio per Stranizza d’amuri, premiato anche con il Nastro della legalità e per i due giovani protagonisti, a Sydney Sibilia il Nastro d’Argento per la migliore commedia Mixed by Erry.

Nastri d’Argento per Alessandro Borghi e Luca Marinelli i migliori attori protagonisti per Le otto montagne, Barbora Bobulova migliore attrice non protagonista per Il sol dell’avvenire di Nanni Moretti, a Pilar Fogliati migliore attrice di commedia per Romantiche di cui è anche regista e Antonio Albanese miglior attore di commedia per Grazie ragazzi di Riccardo Milani.

Premio Speciale Nuovo IMAIE a Lidia Vitale che ha vestito i panni di Teresa Malatesta nel film “Ti mangio il cuore” di Pippo Mezzapesa.  “Un’inesauribile passione per il cinema ha portato questa straordinaria attrice dal talento autentico e generoso – dice Andrea Micciché Presidente Nuovo IMAIE – a interpretare molte volte ruoli di donne coraggiose, intense, accomunate da una grande forza interiore. Come nel caso di Ti mangio il cuore in cui Lidia Vitale ha saputo donare sorprendente credibilità a un personaggio ambiguo, una donna spietata in cerca di vendetta, capace nello stesso tempo, di calarsi nelle ferite di un femminile ancora troppo poco raccontato”.

Più di 120 i Giornalisti Cinematografici che hanno espresso per voto notarile le loro scelte e attribuito, come da tradizione, premi ad artisti e tecnici che rendono grande il nostro cinema. Per il miglior ‘soggetto’ Nastro d’Argento a Emanuele Crialese per L’immensità, per la ‘fotografia’ a Michele D’Attanasio per L’ombra di CaravaggioTi mangio il cuore, per la ‘scenografia’ a Tonino Zera ancora per L’Ombra di Caravaggio e Mixed by Erry, per i ‘costumi’ a Carlo Poggioli   L’Ombra di Caravaggio, per il ‘sonoro’ ad Alessandro Palmerini per Le otto montagne.

Colapesce e Dimartino, premiati con il Nastro d’argento per la migliore colonna sonora nel film La primavera della mia vita  e il premio Nastri d’Argento/Hamilton Behind the camera per l’exploit come protagonisti del cinema in un rapporto con la musica,

Per la migliore ‘canzone originale’ Nastro d’Argento alla straordinaria interpretazione di Marco Mengoni del brano Caro amore lontanissimo e a Riccardo Sinigallia autore del testo costruito sulla musica del grande Sergio Endrigo. La canzone, edita da Sugar Music/Concertone e riscoperta da Caterina Caselli, è contenuta nella colonna sonora del film Il Colibrì di Francesca Archibugi, dal best seller di Sandro Veronesi.

Molto cinema giovane tra i riconoscimenti dei Giornalisti: il ‘Premio Guglielmo Biraghi’ per il talento più interessante tra i nuovi interpreti è andato a Leonardo Maltese per Il signore delle formiche, Rapito e a Valentina Romani per Il sol dell’avvenire. 

Premio Graziella Bonacchi’ che ricorda un’agente molto amata dal cinema italiano, per un’intera generazione di attori e autori che ha lanciato, agli esordienti Samuel Segreto e Gabriele Pizzurro per Stranizza d’amuri.

La Fondazione Nobis premia la più giovane delle candidate, Greta Gasbarri per Mia e con Massimiliano Caiazzo il ‘salto’ nel cinema da Mare fuori a Piano piano di un attore molto popolare grazie al fenomeno della serie Mare fuori.


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