China

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Precario, senza neanche un perché. Col nuovo ”decreto lavoro” cessa l’obbligo di indicare una causale per i contratti a termine. Cosa non da poco, perché la necessità di una giustificazione li rendeva anomali, ma tollerati solo in casi particolari. Ora invece la precarietà è normalizzata e rinforzata dall’ampliamento dell’uso dei voucher. Il messaggio è chiaro: cari padroni, fate di giovani e disoccupati quello che volete. Anzi, adesso togliamo pure il reddito di cittadinanza, così li prendete con un tozzo di pane.

E’ dal Jobs Act (Renzi) che le tutele del lavoro si sono sempre più indebolite. Ora la forza contrattuale del lavoratore è pari a zero. Sarà lui – da solo e con il rischio di povertà – a dover subire le condizioni poste dal datore, Una situazione impari dove vince la retribuzione in nero, gli orari appesantiti e il ricatto del mancato rinnovo sempre sulla testa. Ci vuole una sinistra determinata e con ampie alleanze per risalire la china. Questa oppressione dei lavoratori deve finire. Presto.

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