The Plane, di Jean-François Richet

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Un action movie ben diretto e ben interpretato, con un Gerard Butler in grande spolvero

di Claudio Filippello

“The Plane”, l’ultimo film del regista e sceneggiatore francese Jean-François Richet (già Premio César nel 2009 con “Nemico Pubblico n. 1 – L’istinto di morte”), distribuito da Lucky Red, approderà nelle sale cinematografiche italiane il 25 gennaio.

Si tratta di un classico action movie, con un protagonista d’eccezione del genere: Gerard Butler, a suo agio nei panni di un coraggiosissimo pilota di linea, il Capitano Brodi Torrance, il quale dovrà affrontare una serie di sfide per mettere in salvo passeggeri ed equipaggio del suo aereo a seguito di un atterraggio di fortuna in una remota isola delle Filippine popolata da una banda di guerriglieri indipendentisti. Ma partiamo dall’inizio.

Siamo ad Honk Kong, la sera di Capodanno, e Torrance ha fretta di far rotta verso Tokyo perché ha un appuntamento a cui non può mancare con la figlia Daniela, unico famigliare rimastogli dopo la morte della moglie avvenuta tre anni prima. A bordo dell’aereo ci sono soltanto 15 passeggeri, oltre ad un pericoloso passeggero in manette, scortato da un’agente dell’FBI, in viaggio verso la sua prigione.

Ma il volo non sarà una passeggiata: lungo la rotta programmata staziona una pericolosa tempesta che Torrance vorrebbe evitare scegliendo una rotta più sicura, sebbene più lunga, ma che per ragioni di budget, legate al maggior consumo di carburante, trova l’opposizione del delegato della Compagnia di bandiera convinto com’è, quest’ultimo, che la perturbazione abbandonerà presto quella rotta. Ed è così che una volta in volo, il Comandante Torrance si troverà ben presto a fronteggiare la prevista tempesta, la quale, inaspettatamente, si manifesterà con una violenza inaudita, al punto da provocare la morte di una hostess e dell’agente dell’FBI, a causa delle forti turbolenze, e a mettere fuori uso gli impianti elettrico ed idraulico dell’aereo. In questa situazione, al comando di un aereo oramai ingovernabile, Torrance dovrà fare ricorso alle sue capacità di pilota esperto e al suo sangue freddo per tentare un ammaraggio in una zona sperduta e sconosciuta del Mar delle Filippine (tutta la strumentazione di bordo è fuori uso). Ma ecco che proprio a pochi secondi dall’inevitabile impatto con l’acqua, dalla cabina di pilotaggio si intravede, a poche centinaia di metri, un lembo di terra (si scoprirà poi essere l’isola di Jolo) dove forse sarà possibile tentare un atterraggio sfruttando la portanza dell’aereo: sono momenti di adrenalina pura.

Ma la suspence non termina qui. L’agognata salvezza è al di là da venire. Infatti,l’isola è interamente controllata da guerriglieri anti governativi senza scrupoli, veri e propri “tagliagole” intenzionati a prendere in ostaggio tutti i passeggeri e l’intero equipaggio per chiedere un riscatto. Una richiesta che non prevede la sopravvivenza degli ostaggi.

E’ l’inizio di un vero e proprio incubo e nessuna via di uscita a portata di mano per i sopravvissuti.

Fortunosamente (e qui la regia pecca di qualche ingenuità), il comandante Torrance è sfuggito alla cattura e cercherà con ogni mezzo di portarli in salvo. In questo tentativo disperato sarà affiancato proprio da Gaspare, da colui cioè che dovrebbe avere meno interesse all’impresa atteso il destino ineluttabile che lo attende: “sepolto” in una prigione o, forse, una condanna a morte.

Allo stesso tempo, anche la Compagnia aerea, accertata la sopravvivenza dei passeggeri e la loro presenza sull’isola, cercherà di correre in loro aiuto con un’operazione ad alto rischio affidata ad un gruppo di contractors.

Insomma, “The Plane” è un classico film d’azione in cui la trama viene sostanzialmente narrata attraverso le scene di azione, nel corso delle quali i protagonisti si trovano ad affrontare una serie di sfide che richiedono coraggio ma anche una certa prestanza fisica. Apprezzabile il personaggio del Comandante, “un eroe non eroe”, con i suoi momenti di debolezza e le sue fragilità, interpretato, come accennato, da un Gerard Butler in gran spolvero: The Plane è stato un bel viaggio, una delle mie esperienze cinematografiche più soddisfacenti. Contiene tutto ciò che amo dei film e non vedo l’ora di condividerlo con il pubblico di tutto il mondoTorrance è un personaggio ricco di sfaccettature. Sebbene non abbia esperienza tattica nel combattere pericolosi ribelli, sente una profonda responsabilità nei confronti dei suoi passeggeri e dopo l’atterraggio di emergenza, farà di tutto per proteggerli e riportarli a casa. È un uomo in missione“, ha dichiarato l’attore in un’intervista

Nel cast: Mike Colter (Luke Cage dell’Universo Marvel), Daniela Pineda (Jurassic World – Il dominio), Yoson An (Mulan) e Tony Goldwyn (Divergent).

Poche le sbavature, sulle quali appare inutile soffermarsi.

Un’ora e 47 minuti che trascorrono molto velocemente; un buon viatico per il botteghino.


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