Aborto, quali sono i numeri in Italia

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Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità  nel 2020, sono state notificate 66.413 interruzioni volontarie di gravidanza – IVG – in Italia, pari a un tasso di abortività di 5,4 IVG ogni 1000 donne tra 15 e 49 anni, uno tra i più bassi a livello globale.

Rispetto al 2019 il tasso e il rapporto di abortività sono ulteriormente diminuiti passando rispettivamente da 5,8 a 5,4 IVG per 1000 donne di età 15-49 anni, e da 174,5 a 165,9 IVG per 1000 nati vivi.

Nel 2020, il ricorso all’IVG è diminuito in tutte le classi di età, specie tra le giovanissime. I tassi più elevati riguardano le donne di età compresa tra i 25 e i 34 anni. La percentuale di IVG effettuate da donne con precedente esperienza abortiva continua a diminuire e, nel 2020, è risultata pari al 24,5%, tra i valori più bassi a livello internazionale, a conferma della reale diminuzione nel tempo del rischio di gravidanze indesiderate e conseguente ricorso all’IVG, verosimilmente grazie al maggiore e più efficace ricorso ai metodi per la procreazione consapevole, alternativi all’aborto, secondo gli auspici della legge 194/78. Le IVG tra le donne straniere, dopo una progressiva stabilizzazione, risultano in leggera diminuzione, in analogia a quanto osservato nei decenni precedenti tra le donne italiane. Nel 2020, sono state il 28,5% di tutte le IVG, mantenendo, per tutte le classi di età, tassi di abortività di circa 2-3 volte più elevati rispetto a quelli delle italiane.


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