“Più facile che fare la lavatrice”, il primo libro di Vittorio Giannini

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Tredici racconti per tredici mesi. O meglio, per dodici mesi più sei ore, nove minuti e nove secondi che ogni quattro anni generano l’anno bisestile. Racconti in cui nulla è come sembra, basta mutare il punto di vista. I racconti in qualche modo si possono dissociare dalla realtà. Fantascienza, fantasia, revisione fantastica della storia. Come in un libro di gialli, bisogna aspettare il finale, non per conoscere chi è l’assassino ma solo per comprendere il racconto, il luogo, il tempo o il motivo. Tutto sembra difficile, complicato invece è “più facile che fare la lavatrice” che per molti maschi è il più gravoso degli impegni. Ogni racconto è accompagnato da un disegno e da una musica inediti, realizzati e composti dall’autore stesso. I disegni hanno la costante presenza di uno strumento musicale: il contrabasso. Di volta in volta il contrabasso è collocato in luoghi diversi e sotto forma di diverse versioni antropomorfiche. Anche la copertina subisce la presenza di quell’ingombrante strumento. Le musiche dedicate sono un ausilio alla lettura, rimarcando atmosfere e tensioni emotive. Insomma, un leggi, guarda e ascolta.
All’esordio nella scrittura,, Giannino è . compositore, arrangiatore e musicista polistrumentista. Ha all’attivo la pubblicazione di tre CD in cui è autore delle musiche e dei testi. L’ultimo si intitola “FaceToFace”. Ha composto le musiche per molti lavori teatrali, per spettacoli di danza moderna e per gli spot di Unicef e Nasa.

È anche attore teatrale e cinematografico nonché regista teatrale.Dirige un laboratorio teatrale.

Direttore artistico di “Italians for Darfur”.

Ha scritto i testi di due stagioni del programma radiofonico “RadioUno Jazz – La lunga estate del Jazz” a cura di Adriano Mazzoletti. È stato anche giornalista per diverse riviste.

Vignettista, autore delle strisce “BeboByBubu” e “ContediMontecristo”.


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