Picchio, il genio leggero

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È un immenso dolore quello che ci ha colpito quando abbiamo appresso la notizia della scomparsa, a soli quarantaquattro anni, di Libero De Rienzo, uno dei migliori attori italiani nonché un volto familiare, garbato, che trasmetteva costantemente un’idea di pulizia e di gentilezza. Un volto perfetto, dunque, per interpretare la figura di Giancarlo Siani, il coraggioso giornalista del Mattino che venne assassinato dalla camorra il 23 settembre dell’85, a soli ventisei anni, per i suoi articoli in cui rivelava tante scomode verità sui clan di Torre Annunziata e dintorni.
Il punto è che Libero era perfetto per qualunque ruolo: comico o drammatico, grottesco o scanzonato, da giovane e da uomo maturo, proprio per via di quei suoi lineamenti da eterno ragazzo che gli consentivano di apparire sempre lieve ma mai frivolo, appassionato, autentico, profondo.
Picchio, come lo chiamavano gli amici, è stato grande nei film degli esordi e in quelli di quando era ormai un attore affermato, e anche per questo non riusciamo davvero ad accettare l’idea che se ne sia andato così giovane, all’apice del successo, quando avrebbe avuto ancora tanto da dare al cinema italiano.
Era impossibile non stimarlo, non volergli bene, non apprezzarne le qualità umane prim’ancora che le smisurate capacità professionali. Lo piangiamo rivedendo il suo Siani senza sbavature, perfetto, con un’immedesimazione totale e un racconto puro, intenso, illuminante.
Caro Picchio, siamo ancora a Fortapàsc, in trincea contro tutti i clan, tutti i soprusi, tutte le vessazioni e ogni forma di tracotanza e di delinquenza. E, come ebbe modo di dirmi una volta Paolo Siani, il fratello di Giancarlo, oggi sono possibili cose che ai tempi in cui Giancarlo si batteva contro i Gionta e i Nuvoletta sarebbero state impensabili, a cominciare dalla meravigliosa irriverenza dei ragazzi. Ebbene, se tutto questo è stato possibile, è stato anche grazie alla sua interpretazione e all’attenzione che quel film ha suscitato sul ricordo di un giornalista-giornalista che, proprio come Libero, ha cercato in ogni modo di costruire una società migliore.

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