Al Carignano di Torino “the Spank” di Hanif Kureishi

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regia di Filippo Dini
interpretato da Filippo Dini e Valerio Binasco

Gradatamente, quasi alla chetichella, il Teatro tenta di far ritorno ad una relativa “normalità”. Posti contingentati, recite (solo) “pomeridiane”, biglietti nominativi da acquistare on line, rigido protocollo di tamponi e documenti d’identità. Un’osservanza certamente snervante, dal sapore militaresco, cui per il momento non si può fare a meno, visto che-poi- “del domeni” chi può dare certezza?

Solo un’osservazione: l’accesso in sala resta privilegio dei teatri a gestione pubblica, gli unici in grado di anticipare, con minimi incassi, le spese di allestimento, le paghe per attori e maestranze, gli adempimenti previdenziali, la sanificazione di ogni ambiente alla fine di ogni replica. Ma le compagnie private? Dalle più blasonate ai Carri di Tespi? Perché il ministero competente e la politica in genere non battono colpo? (a.p.)

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Il Teatro Carignano ospiterà, sino a fine maggio, un evento molto atteso nella Stagione del Teatro Stabile: il debutto dell’ultimo lavoro per la scena di Hanif Kureishi, scrittore di fama planetaria, che ci ha concesso l’onore, grazie alla comune amicizia con Monica Capuani che ne ha curato la versione italiana, della prima assoluta di The Spank.

Kureishi ha costruito un testo che attraversa un ampio spettro di emozioni, nel quale la consuetudine tra due amici di lunga data diventa una lente d’ingrandimento per osservare lo spaesamento davanti alla contemporaneità, con straordinario senso dell’umorismo e una nota malinconica. Sarà per lo Stabile un debutto speciale perché per la prima volta reciteranno insieme due amici nella vita come Filippo Dini (nel ruolo di Vargas) e Valerio Binasco (nel ruolo di Sonny) e ancora, per la prima volta, Filippo Dini dirigerà Valerio Binasco.

Le scene sono di Laura Benzi, i costumi di Katarina Vukcevic, le luci di Pasquale Mari, le musiche di Aleph Viola, aiuto regia Carlo Orlando, assistente regia Giulia Odetto. Lo spettacolo prodotto dal Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale sarà replicato al Carignano fino al 30 maggio 2021.

The Spank di Hanif Kureishi, tradotto da Monica Capuani, ha inaugurato, nel marzo 2021, la collana Teatro di Scalpendi, diretta da Federica Mazzocchi; scrive l’Autore nell’introduzione al testo: «Questa storia di un’amicizia è nata da qualcosa di assolutamente naturale, un’abitudine che ho da anni: vedere un amico una o due volte alla settimana in un caffè di quartiere. Stranamente, ci mettiamo seduti uno di fianco all’altro, in parte perché io mi devo sistemare vicino all’orecchio che gli funziona […]. Io e il mio amico beviamo un po’, talvolta mangiamo, ci lamentiamo molto, parliamo del più e del meno, e vediamo come va. Analizziamo la commedia dell’esistenza, le nostre famiglie, gli altri amici, parliamo di sport, di politica e del nostro lavoro […]. Amicizie del genere non appartengono all’ambito delle alleanze, e neanche a quello del networking. Non sono relazioni mercantili, e in esse non dovrebbe esserci né profitto né vantaggio. L’amicizia è una forma di ozio volontario. Il rapporto si basa sulla parità, non sul potere».

Sonny e Vargas sono amici da molti anni, hanno un rapporto fatto di frequentazione, confidenza, conversazioni sulle banalità del quotidiano e sui massimi sistemi, scandite da pinte di birra al pub, lo Spankies, appunto. Un locale un po’ fatiscente, ma che per loro è un luogo del cuore, il modesto ma amatissimo santuario della loro amicizia.

Sonny è un dentista, Vargas un farmacista, e lavorano nella stessa strada di Londra, a poche decine di metri di distanza. Sono figli di immigrati, e Londra – dove i genitori si sono trasferiti con grandi sacrifici – ha regalato loro un notevole upgrade sociale, il successo professionale, una vita agiata. Entrambi hanno una famiglia, dei figli, con tutte le problematiche che questo comporta oggi, nella mezza età della vita di un uomo.

Un giorno, però, un piccolo incidente insignificante mette in moto una reazione a catena che – complici le insidie della tecnologia – sconvolgerà in maniera irreparabile le loro vite.

HANIF KUREISHI è nato a Londra da padre pakistano e da madre inglese. Ha studiato filosofia al King’s College di Londra. È romanziere, drammaturgo, sceneggiatore – e per una volta anche regista con l’allestimento di London Kills Me (1991).

https://www.youtube.com/watch?v=bNonsj2MySU

 

Aggiornamento a cura di

Angelo Pizzuto


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