“Continueremo a cercare verità per Ilaria e per tutti i giornalisti uccisi”. A Latina fiori nella piazza intitolata alla Alpi

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“Nessuno si illuda, Ilaria Alpi e Miran Hrovatin e tutti i giornalisti per cui non c’è stata verità e giustizia non saranno dimenticati. Continueremo a chiedere che si faccia piena luce sulle loro morti per restituire forza al loro lavoro. Oggi non è solo una giornata dedicata alla memoria, ma anche all’impegno, un impegno preciso che dovrà restituire a tutti noi la ricostruzione di cosa accadde quel 20 marzo del ’94 a Mogadiscio. Ringrazio l’amministrazione e il sindaco di Latina che oggi sono qui a dare forza ad un messaggio che per 27 anni è rimasto intatto ed è stato recepito e portato avanti da tantissimi ragazzi e ragazze delle scuole italiane a conferma che il compito di ricerca della verità non si archivierà mai ” Con queste parole il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa, Giuseppe Giulietti, ha aperto la sobria cerimonia che si è svolta questa mattina presso la piazza intitolata a Ilaria Alpi e alla quale ha preso parte anche il sindaco Damiano Coletta, il quale ha sottolineato l’esigenza di ricordare l’impegno di Ilaria Alpi e di tanti giornalisti che hanno “sacrificato la loro vita alla ricerca della verità”. Durante la cerimonia Articolo 21 ha consegnato una lettera di ringraziamento all’amministrazione a firma di Mariangela Gritta Grainer, portavoce dei genitori Ilaria Alpi. Alla deposizione dei fiori era presente l’avvocato Giulio Vasaturo che rappresenta gli organismi di categoria quali parti offesi nel processo penale. “Insisteremo sempre nella ricerca della verità e collaboriamo con la Procura di Roma in tal senso – ha detto l’avvocato Vasaturo – noi crediamo che anche e soprattutto grazie alle inchieste giornalistiche ci siano elementi per tentare di arrivare alla verità sull’agguato a Ilaria e Miran. La Federazione della Stampa Italiana e tanti giornalisti con il loro lavoro hanno aiutato e stanno tuttora aiutando gli investigatori, non ci fermeremo fintanto che non sarà fatta luce su movente, esecutori e mandanti”.

(nelle foto un momento della breve cerimonia che si è tenuta a Latina)


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