The Deep. Profondo. Realmente accaduta e misteriosa vicenda di sopravvivenza

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Quando Baltasar Kormákur, acclamato regista islandese, apprese dai giornali la straordinaria vicenda che racconta, ero solo un adolescente. Come tutti aveva provato pietà per la gente delle isole Vestmann, chiamate a pregare per i pescatori naufragati in mare, ma era rimasto altrettanto colpito dall’unico superstite. Costui era detto “l’uomo foca”, con riferimento al grasso corporeo che si riteneva lo avesse salvato dal ghiacciato mare d’Islanda. Grosso con i capelli ricci, giovane, con una strana seriosità, silenzioso e timido. Non il tipico eroe, ma chi era sopravvissuto alle avversità: un fenomeno.

A venticinque anni dall’evento e ora da una prospettiva più ampia, Baltasar Kormákur narra l’inabissamento di quel peschereccio lontano dalla costa. I membri dell’equipaggio alla ricerca della salvezza, mentre solo uno di essi, il giovane Gulli, riesce nell’impresa, nuotando nell’Atlantico del Nord e attraversando a piedi nudi un terreno vulcanico coperto di neve. Il calvario fuori del comune, suscitò l’interesse della comunità scientifica e Gulli fu sottoposto a test per cercare una spiegazione a quella incredibile, misteriosa, sovrumana capacità di resistenza.

Nelle sale italiane dal 18 luglio 2019

THE DEEP. Profondo
un film di Baltasar Kormákur


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