Il funzionario e le SS. ‘La Lista’ di e con Laura Curino al Teatro Duse di Genova

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Un palcoscenico in penombra, il sipario che non si chiude mai ed espone alla vista la scarna scenografia rappresentata da un leggìo e un tavolo dove sono appoggiati libri e fogli scritti a macchina: quasi un ambiente intimo da caffè letterario e subito ci si dimentica di essere a Teatro. Si ascolta la chiacchierata ricca di fatti poco noti e, ben presto, si crea un dialogo intellettuale con chi propone un monologo che dura oltre 90 minuti ed il pubblico. Tutti si è complici di questa magia. Come si suole dire in questi casi non vola una mosca: si ha quasi il timore che un rumore, un colpo di tosse, lo scambio di una parola con chi ti sta vicino possa interrompere questo racconto affascinante come il romanzo di uno scrittore dotato di grande fantasia.

Sì, perché Laura Curino sa come si cattura l’attenzione del pubblico che diviene per lei come gruppo di amici a cui raccontare una storia, una vicenda reale che ha il sapore della fiaba. E’ attrice di vaglio, scrittrice sempre interessante, docente abituata ad insegnare ai giovani che vogliono vivere di teatro. Qui affronta la figura di Pasquale Rotondi, sovrintendente che dapprima negli anni del fascismo e poi durante la seconda guerra mondiale rischia anche la vita pur di salvare opere d’arte che avrebbero fatto una brutta fine, distrutte o trasformate in bottino da parte dei tedeschi. Si presenta vestita elegantemente ma con semplicità, e riesce a chiacchierare con ognuno degli spettatori come fosse l’unico presente in teatro, tutti ci sentiamo i privilegiati fruitori di un’esperienza emozionante. Da anni, l’attrice torinese porta avanti questo tipo di monologo in cui si occupa di personaggi, di vicissitudini più o meno note trasformate in testi teatrali. Tra i tanti, il dittico sulla storia della famiglia Olivetti, Il Signore del cane nero su Enrico Mattei, i recenti Santa Impresa sui Santi Sociali torinesi dell’800, Bella e Fiera ovvero Milano raccontata attraverso la storia della sua Fiera, L’anello forte progetto che si ispira alla grande opera di Nuto Revelli. Nel poco tempo ‘libero’ che le rimane è anche direttore artistico dello storico Teatro Giacosa di Ivrea (che quest’anno festeggia i 190 anni di attività) e attrice per registi quali Marco Sciaccaluga, Simone Derai, Ivana Ferri, Cristina Pezzoli, Laura Sicignano, Serena Sinigaglia e Gabriele Vacis.

Cosa fa di Laura Curino un’artista speciale è difficile da dire, forse il mix di sensibilità e di grande professionismo. In questa occasione, ha dato vita ai vari personaggi della vicenda interpretandoli come solo validi attori teatrali sono in grado di fare, dando l’impressione che sul palcoscenico non fosse sola, bensì attorniata da ufficiali delle SS, accompagnata sempre da Pasquale Rotondi assieme alle adorate figlie e alla moglie innamorata, supportato da un autista che tanta importanza ebbe in quegli anni difficili, da Giulio Carlo Argan e da altri amici fidati. Il racconto della vita normale della famiglia Rotondi sdrammatizza i momenti più difficili: la preparazione del pane, i giochi con le bimbe, la lettura di Pinocchio. E’ nel perfetto equilibrio che c’è tra dramma e sorrisi che il testo diventa palpitante, triste, divertente, in grado di coinvolgere in maniera completa. Un grande lavoro di ricerca, la collaborazione di Giovanna e Paola Rotondi per conoscere qualche tenero segreto della famiglia che umanizza ogni cosa, sono tra gli elementi che rendono sempre godibile La Lista.

Cinque anni, tre mesi e otto giorni di passione, rischi, avventure rocambolesche, decisioni sul filo del rasoio vissuti non da un preparato agente segreto bensì da un funzionario di Stato che non vuole essere un eroe ma che per certi versi lo diviene. E’ Pasquale Rotondi, l’uomo che ha salvato – senza mai apparire – 10.000 preziose opere d’arte italiane dalla rapacità nazista e dalla distruzione bellica. L’otto settembre 1943 il governo si sgretola e viene proclamata la repubblica di Salò. Nessuno riesce o vuole gestire con coerenza il problema della possibile depauperazione dell’enorme Patrimonio artistico italiano e, in questa incredibile confusione Rotondi diviene protagonista di una vicenda degna di un film d’avventura: finge di non capire ordini giunti sia dai tedeschi che dai repubblichini, sposta vorticosamente le opere che ha conservato in luoghi sicuri per non farli trovare a chi potrebbe impossessarsene, con un camioncino (poi tre autotreni) salva una parte importante della nostra Arte. E poi, torna nell’ombra.

Al Teatro Duse LA LISTA, un incontro con la Storia riletta da Laura Curino

Scheda spettacolo:
LA LISTA

Salvare l’arte: il capolavoro di Pasquale Rotondi

di  Laura Curino
Interprete Laura Curino
collaborazione alla messa in scena Gabriele Vacis
ricerche storiche e assistente alla drammaturgia Beatrice Marzorati
dati storici e notizie sulla famiglia Rotondi Giovanna e Paola Rotondi
ricerche storiche e organizzazione Federico Negro
disegno luci e tecnico di scena Alessandro Bigatti
Produzione Formula Servizi per la Cultura


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