Giuseppe Sermonti, ci lascia con un retaggio prezioso l’illustre filosofo e scienziato italiano

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Si sono celebrati lunedì 17 dicembre presso la Basilica di Sant’Agnese a Roma, i funerali dell’illustre filosofo e scienziato italiano. Nel 1950 ottenne il suo primo incarico come responsabile del reparto di genetica del Centro internazionale di Chimica Microbiologica (CICM) presso l’Istituto Superiore di Sanità sotto la direzione di E.B. Chain, successivamente, presso l’Istituto Superiore di Sanità fondò il reparto di Genetica Microbiologica.
Negli anni Cinquanta lavorò come responsabile al dipartimento di genetica dell’Università di Glasgow sotto Guido Pontecorvo, in questo periodo, Sermonti e Pontecorvo, scoprono la ricombinazione parasessuale di Penicillium Chrysogenum – fungo produttore di un antibiotico da cui prendono il nome le penicilline e inoltre,  insieme a sua moglie Isabella Spada di Colle d’alberi,  scoprì anche la ricombinazione genetica di Streptomyces da cui si ricavano antibiotici come la Streptomicina – utile nelle questioni tubercolari.
Ha diretto l’ Istituto di Genetica ed è stato presidente dell’Associazione Genetica Italiana e vicepresidente del XIV Congresso Internazionale di Genetica tenutosi a Mosca nel 1978[12].
In questo periodo fu nominato direttore dell’International School for General Genetics del Centro Ettore Majorana e successivamente direttore responsabile dei corsi quadriennali di Microbial Breeding, presso l’International School for General Genetics.
Nel 1986 si congeda dall’Università per dedicarsi alla produzione letteraria  delle sue ricerche e del suo lavoro.  Inoltre, sempre in quest’anno, insieme ad altri studiosi, biologi, matematici e fisici fonda l’“Osaka Group for the Study of Dynamic Structures” (o, più semplicemente, il “Gruppo Osaka”) –

Che cos’è la biologia strutturale? L’interesse conoscitivo è spostato dall’analisi storica all’ analisi delle forme e  dei processi vitali. Per lo strutturalista forme e processi seguono norme generali che non derivano dal fatto che i viventi sono imparentati, ma dal fatto che essi applicano regole comuni :

“Fate cadere una goccia sulla superficie del latte: si formerà un cèrcine e poi un’elegante coroncina ornata di una serie di punte, terminanti in piccole sfere. Tutti gli schizzi si somiglieranno, non perché figli l’uno dell’altro, ma perché risultato di uno stesso processo e dello stesso insieme di regole: regole di dinamica dei liquidi, di tensione superficiale, di diffusione d’onda… Schizzi e conchiglie richiedono un’ attivazione e sostanze di cui comporsi, MA attivatori e sostanze non ‘fanno’ ( generano)  schizzi e conchiglie, ma ci evocano delle forme potenziali, e nel caso, nella pratica,  le attualizzano nello spazio e nel tempo” .

Ci lascia con un inestimabile retaggio di 25 opere filosofiche, scientifiche e letterarie oltre ad innumerevoli articoli specialistici in microbiologia e partecipazioni in conferenze internazionali come quella del 1994 a Bologna dove Sermonti parlo’ dei danni derivanti dal fare campagne sull’Aids piuttosto che sull’Hiv, e per tal proposito in occasione della Giornata Mondiale della Filosofia 2018 dello scorso 15 novembre, si e’ ritenuto di riconoscere pubblicamente lo spessore professionale di Giuseppe Sermonti ospitando presso il Senato della Repubblica un convegno tematico incentrato su uno dei suoi libri piu’  attuali in relazione alla precaria scena mondiale planetaria , dal titolo ” Una scienza senz’anima” .

Osteggiato spesso da quella parte della comunità scientifica che si trova ingessata per  ragioni  estranee al mero amore per la conoscenza o da quei potenti che volevano difendere solamente i propri privilegi consolidati, subì le conseguenze della sua ricerca della verità, ma non si arrese mai, continuando le sue investigazioni  scientifiche e difendendo le sue opinioni con determinazione e coraggio, come ognuno di noi profondamente affida e confida in ogni vero e caro uomo di scienza.


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