Giornalismo sotto attacco in Italia

Caso Cucchi. Non basta provare le violenze; occorre risalire ai vertici che le hanno coperte per anni

0 0

Ancora un caso di torture. Dopo quelle di Genova, escono – con fatica – le più recenti inflitte a Stefano Cucchi dalle forze dell’ordine. Dopo anni di testimonianze lacunose e rapporti falsificati, finalmente si disvelano, grazie alla tenacia dei familiari. Ogni volta che si verifica una brutale violenza contro chi è già ristretto, mi viene in mente il fascismo. Nelle democrazie, questi eccessi non solo sono vietati, ma chi li commette viene allontanato e sanzionato. Da noi, si vive in un stato di eversiva tolleranza. Le torture sono vietate, ma non ben definite, per evitare che siano ben punite. E chi le commette viene persino promosso di grado, come è avvenuto per i responsabili delle violenze di Genova.

Per il caso Cucchi, chiediamo rigore. Non basta provare le violenze; occorre risalire ai vertici che le hanno coperte per anni. E procedere con sanzioni esemplari. Per estirpare dalle forze dell’ordine i cultori marci della tortura, quei fascisti indegni della divisa  che nelle celle di sicurezza servono sempre la stessa ricetta: il pesto alla genovese.

Iscriviti alla Newsletter di Articolo21

Articolo21
Panoramica privacy

Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo fornirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web trovi più interessanti e utili.

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.