Salvare la Boschi o il partito? 

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Renzi si troverà presto davanti a questa alternativa, perché tentare di salvaguardare entrambi non è più possibile (sondaggi), dopo le audizioni alla Commissione parlamentare di inchiesta sulle banche. La ex-ministra ne esce infatti come un’inquietante eminenza grigia che appare, ma non parla (con Consoli di Veneto Banca); parla, ma non appare (esce dal Consiglio dei Ministri che decide sulle banche); appare e straparla (in Parlamento per dire che non si è mai interessata della banca del babbo, svelando poi il contrario, costretta dalle dichiarazioni dei testi in Commissione).
Mentre la Boschi s’impiglia sempre più nelle sue incoerenze, c’è tutto il giglio magico che afferma “che lei ha chiarito tutto”, sottovalutando in modo arrogante l’intelligenza di noi cittadini. Questo è troppo. Non occorre essere un risparmiatore truffato per non voler più sentir parlare della Boschi, ma difficilmente Renzi le chiederà di  “spoltronarsi”. Sono troppo simili: molta parlantina e ambizione personale, poca propensione all’interesse generale.

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