Migranti. Un appello da quella parte di Gorizia che crede nei valori del rispetto della persona

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“Homo sum, humani nihil a me alienum puto”: sono un essere umano e tutto ciò che riguarda gli altri esseri umani non puo’ lasciarmi indifferente. Con questi versi del poeta comico Terenzio del II a.C., ma ancora attualissimi, con i quali si sanciva l’ideale della dignità e della solidarietà umana, ci rivolgiamo a tutti gli uomini di Cultura per segnalare la vita parallela che si svolge da circa tre mesi all’insegna della disumanità nel cuore di Gorizia, all’interno di un tunnel, meglio noto come Galleria Bombi, che si apre su Piazza della Vittoria di fronte quasi alla fontana del Pacassi.

In condizioni igienico-sanitarie non adatte a umani, al freddo, senza la possibilità di potersi lavare, spesso presi di mira da bisce e da altri animali,  un’ottantina di migranti di passaggio, in mancanza di strutture che possano accoglierli, dormono all’addiaccio nella malsana galleria, a rischio di scabbia e di altre malattie infettive, affidati alla sorte e alla generosa tenacia  di volontari, che, di fronte al muro e all’inerzia  istituzionale, si fanno carico quotidianamente della sofferenza di questi ragazzi, che fuggono dalla loro terra, non certo con l’obiettivo di mettere radici a Gorizia.

La strumentalizzazione politica della questione migranti ha impedito di affrontare razionalmente il problema, alimentando un sentimento di paura diffuso e creando divisioni all’interno della città dove convivono due anime. Noi rappresentiamo quella parte di Gorizia che crede nei valori del rispetto della persona e della sua dignità. La nostra voce, inascoltata nelle sedi istituzionali, ha bisogno di essere amplificata, perché l’intero Paese senta il grido di sofferenza che echeggia nella galleria.

Vi chiediamo, pertanto, di sottoscrivere questo appello e di aiutarci.

I consiglieri comunali di:

Gorizia è tua, Percorsi Goriziani, Gorizia c’è, Partito Democratico, Forum per Gorizia, Gorizia 100 sogni-Unione Slovena, Mov. 5 stelle


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