Entro l’estate oltre 200 milioni per le imprese sociali

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Il sottosegretario Bobba presenta il decreto interministeriale che “nasce all’interno di un disegno più generale di riforma del terzo settore e di sostegno allo sviluppo economico sociale”

ROMA – Saranno disponibili entro l’estate i 200 milioni di euro a sostegno dello sviluppo delle imprese sociali. Il decreto interministeriale, spiega Luigi Bobba sottosegretario alle Politiche Sociali in conferenza stampa al ministero, “nasce all’interno di un disegno piu’ generale di riforma del terzo settore e di sostegno allo sviluppo economico sociale”. I fondi sono “destinati alle imprese e cooperative sociali che rappresentano un bacino potenziale di 1.300 realta’, oltre alle associazioni e alle fondazioni no profit che- prosegue Bobba- vorranno assumere una forma piu’ compiuta di impresa sociale”. Quella del governo, rimarca Bobba, e’ una “scelta inedita di destinare parte delle risorse del Fondo rotativo per le imprese a questi soggetti specifici”.

Ai 200 milioni che saranno erogati sotto forma di finanziamento agevolato per gli investimenti per una spesa complessiva fino a 10 milioni di euro, si aggiungono 23 milioni messi a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico a fondo perduto per gli stessi soggetti destinatari dei 200 milioni. “Se uniamo queste misure ai cambiamenti della riforma del terzo settore avremo una strumentazione- conclude il sottosegretario- piu’ moderna”.

Il finanziamento copre fino al 80% delle spese ammesse per fabbricati, macchinari ma anche consulenze specifiche, formazione, brevetti e spese generali. Il governo stima che, ipotizzando investimenti medi di 1 milione di euro, i finanziamenti copriranno programmi per oltre 350 milioni. Il finanziamento si compone di una quota agevolata pari al 70% con un tasso di interesse dello 0,50% con una restituzione in 15 anni e di un finanziamento bancario che copre il 30%. I progetti saranno selezionati in base alla ricaduta socio-ambientale; le banche finanziatrici selezioneranno le imprese in base dall’impatto socio-ambientale dei programmi proposti. DIRE

Da redattoresociale


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