Autismo, nei nuovi Lea entrano gli ausili per la comunicazione

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Giornata mondiale. Una delle novità del decreto che ha aggiornato i Livelli essenziali di assistenza è il recepimento della legge 134/2015 sui disturbi dello spettro autistico. Nei nuovi Lea previste diagnosi precoce, cura e trattamento individualizzato, compresi gli ausili. Bitelli (Centro ausili Bologna): “Finalmente nel Nomenclatore sono entrate tantissime tecnologie informatiche”

 

BOLOGNA – “La novità sostanziale del Decreto sui nuovi Livelli essenziali di assistenza è che, finalmente, nel Nomenclatore entrano le tecnologie avanzate elettroniche e informatiche”. A parlare – alla vigilia delle celebrazioni della Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo, fissata per il 2 aprile – è Claudio Bitelli, responsabile Ausilioteca di Aias onlus (che gestisce l’area ausili di Corte Roncati dell’Azienda Usl di Bologna (che comprende il Centro ausili tecnologici dell’Ausl, il Centro regionale ausili della Regione ER/Ausl Bologna, il Centro adattamento dell’ambiente domestico dell’Ausl di Bologna) e quel “finalmente” sottolinea l’attesa per un aggiornamento che mancava da 18 anni. “Per quanto riguarda l’autismo, in particolare, rientrano nel Nomenclatore gli ausili per la comunicazione”, aggiunge Bitelli. All’interno di questa classe si trovano ausili per la comunicazione interpersonale sia per chi ha limitazioni funzionali di voce ed eloquio sia per chi ha limitazioni delle funzioni mentali e comunicatori per i quali è prevista la prescrizione di hardware e software o solo di software. “La novità, in questo caso, è la possibilità di installare i software per la comunicazione interpersonale su un dispositivo informatico dell’assistito, quindi non più solo computer ma qualsiasi dispositivo informatico, come i tablet – spiega Bitelli – Questa è una caratteristica di tutto il Nomeclatore, come Centri ausili italiani abbiamo fatto diverse proposte al ministero, che sono state recepite. Dentro, ci sono tantissime tecnologie informatiche”.

Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12 gennaio 2017 con i nuovi Livelli di assistenza è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 65 del 18 marzo 2017 e sostituisce integralmente il Dpcm del 29 novembre 2001 con cui erano stati definiti per la prima volta le attività, i servizi e le prestazioni che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket). Tra le novità c’è il recepimento della legge 134/2015 sui disturbi dello spettro autistico, che prevede l’aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza per la diagnosi precoce, la cura e il trattamento individualizzato dei disturbi dello spettro autistico. E comprende anche gli ausili. “Per gli ausili previsti per l’autismo è necessaria la redazione di un programma di sviluppo delle capacità comunicative e di autonomia delle relazioni – spiega Bitelli – Tutte le prescrizioni prevedono un piano riabilitativo e assistenziale, nel caso degli ausili per l’autismo si insiste molto sulla prescrizione e sul programma attuativo”. Ancora al Centro ausili non sono arrivate richieste, ma il decreto è stato pubblicato da poco e poi, come ricorda Bitelli, “trattandosi di ausili soggetti a gara dovranno essere previste procedure pubbliche di acquisto da parte delle aziende”. Resta da capire come verranno fatte le gare e che margine verrà lasciato a una possibile personalizzazione. “Il tema delle gare è delicato ma viene lasciata la possibilità all’utente finale di scegliere un ausilio il cui codice è inserito nel Nomenclatore ma è diverso da quello acquistato con la gara, ma la differenza di costo e la manutenzione saranno a suo carico”, dice.

Gli ausili per la comunicazione sono nell’elenco 2B ovvero quello degli ausili pronti all’uso, per la cui implementazione non serve il contributo di un tecnico abilitato. “Personalmente, ritengo che questi ausili dovessero rientrare nell’elenco di quelli che hanno bisogno di un tecnico specializzato a sostegno del percorso per una maggiore personalizzazione – aggiunge – perché in un ausilio per la comunicazione non è solo importante imparare ad accenderlo e a fare la manutenzione, il valore è la complessità metodologica e riabilitativa”. Il tema è lasciato al team di prescrizione ovvero medico, riabilitatori, fornitori. “Sono stati inseriti gli ausili ma servono competenze per usarli – conclude Bitelli – Comunque, noi come Centro ausili di Bologna possiamo sempre essere di appoggio a prescrittori e riabilitatori durante il percorso”. (lp)

Da redattoresociale


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