Quando sequestrata sembra l’informazione

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Temendo di scandalizzare qualcuno, sommessamente mi domando: non sarà un tantino eccessivo lo spazio dedicato da giorni  nei telegiornali, soprattutto in quelli meridiani, alla pur drammatica e coinvolgente vicenda di quattro nostri connazionali? Non sarebbe meglio distribuirlo più equamente tra i fatti principali  della giornata? Capisco il desiderio di coprire ogni dettaglio dell’avvenimento con aggiornamenti e  interviste ripetute (e in genere abbastanza scontate). Non mi riferisco tanto ai protagonisti (d’altronde giustamente laconici), quanto a parenti, conoscenti o semplici vicini di casa. Capisco anche che è molto più facile agguantare ascolti con una storia personale e familiare piuttosto che approfondire una notizia di economia o di  politica interna o internazionale, rendendola comprensibile nel suo contesto. Ma almeno per i tg del servizio pubblico  si potrebbe dare al dovere di completezza dell’informazione  un senso diverso e più equilibrato. O no?


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