Le chances di Hillary Clinton

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La promessa della first lady Hillary Clinton alla sua prima uscita come candidata è quella di rivolgersi alla gente comune, alle famiglie della classe media. E’ lo slogan con la quale la candidata vuole instaurare un dialogo di retto da qui ai prossimi diciotto mesi. E ha subito sotto lineato che, dopo la grande crisi, le famiglie americane ancora tribolano mentre la ricchezza si concentrano ancora  nelle mani di pochi. E spesso sono proprio i più ricchi a pagare meno tasse degli altri. E così Hillary sembra voler strizzare l’occhio all’area liberal del partito. E, nel la sua campagna elettorale, indica i suoi quattro pilastri che sono:” rafforzare la ripresa economica anche in un’ottica di maggior giustizia sociale; correggere un sistema politico troppo spesso ostaggio dei veti contrapposti; proteggere il Paese che affronta sfide come quella della sicurezza.

Un viaggio fatto di fugaci-e ben studiate apparizioni: la sosta a una stazione di servizio in Pennsylvania dove incontra e scatta foto con una famiglia e uno studente, scambiando con loro  qualche parola; un pranzo in un fast food in Ohio, dove mischiata tra la gente comune non è stata addirittura riconosciuta mentre ordina e mangia burritos  e insalata di pollo; una colazione in una caffetteria della cittadina di Le Claire appena giunta in Iowa. Con lei a sorseggiare tè e caffè un paio di collaboratori e qualche agente del Secret Service, autista compreso. Niente jet privati e niente elicotteri come fece nel tour elettorale del 2007 arrivando nello stato  a bordo del “Hill a cooper”.  La grande novità è piuttosto nello slogan che ha deciso di adottare in questa campagna elettorale in cui chiede ai ricchi di pagare di più e di non essere una parte estranea alla comunità nazionale ma di essere, al contrario, la parte dirigente e più intenzionata a guidare le masse popolari verso un nuovo mandato al Partito democratico.

E la nuova Hillary ritiene con queste parole d’ordine di avere una chance effettiva di battere il giovane senatore  repubblicano Marco Rubio, di origini cubane, che l’accusa di rappresentare il passato e al quale replica senza particolari polemiche ma con tanti piccoli gesti che rafforzano la sua immagine di donna tutt’altro che out of touch ,cioè fuori dalla realtà. E quasi subito le è arrivata la benedizione del presidente ancora in carica Barak Obama che in un’intervista televisiva ha detto testualmente:” Posso dire che Hillary è piena di talento, tenace ,è stato un grande segretario di stato ed è una mia amica: E penso che sarebbe un ottimo presidente.” Naturalmente è troppo presto per previsioni che dovranno tener conto di quel che succede sul pianeta intero oltre che nel continente americano ma non c’è dubbio sul fatto che Hillary è partita bene ed ha più di una probabilità, questa volta ,di riuscire a farcela.


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