RETE STUDENTI e UDU: il 21 Mazo 2015 a Bologna per la Manifestazione Nazionale in Ricordo delle Vittime di Mafia

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Il 21 Marzo 2015 celebriamo il ventesimo anniversario della “Giornata Nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti di mafia”.

Questa manifestazione nasce da lontano: un anno dopo le grandi stragi della mafia, a simboleggiare una risposta forte della società civile, che non accetta la violenza ed il sistema mafiosio.

La scelta della città, per la marcia di quest’anno, porta con sé  un messaggio chiaro: camminare per le vie di Bologna ha, oggi più che mai, un significato particolare, è una reazione consapevole della società ai recenti scandali delle infiltrazioni mafiose in Emilia Romagna, i quali dimostrano quanto la criminalità organizzata da anni abbia scelto questi territori per sviluppare i suoi affari criminosi.

L’illegalità mafiosa, in qualsiasi forma e a qualsiasi livello essa si manifesti, ha sicuramente inciso nel diffondersi della crisi economica nel nostro Paese: di fronte ad uno Stato sempre indebolito dalla crisi globale, le organizzazioni mafiose non hanno trovato resistenze nell’infiltrarsi, ancor di più, in amministrazioni pubbliche ed aziende private.

La conseguenza di tale situazione è l’esposizione dei cittadini alla criminalità, all’insicurezza e allo sfruttamento nel lavoro, senza che vi si opponga uno Stato forte, capace di contrastare tali fenomeni e assicurare ai cittadini sicurezza nella vita e nel lavoro.

La difficoltà di contrastare le infiltrazioni mafiose e l’illegalità viene, a volte, incentivata da un tessuto sociale assoggettato ad una mentalità mafiosa ed omertosa che la crisi sociale di questi tempi, e l’individualismo che ne deriva, non ha fatto che accrescere.

Il movimento civile antimafia ha storicamente visto un’importante partecipazione degli studenti: anche noi, come studenti medi ed universitari, ci siamo sempre spesi attivamente per sensibilizzare i nostri coetanei ad una cultura alla legalità, ma purtroppo ancora oggi non vi sono sufficienti momenti di informazione e formazione nei luoghi dell’apprendimento.

Educare alla legalità è una parte fondamentale della crescita di ogni cittadino e deve essere un percorso che lo accompagna dall’infanzia fino all’età adulta.

C’è, quindi, bisogno di un forte investimento politico da parte del MIUR, ma anche della cittadinanza, per sconfiggere la cultura dell’illegalità fin dalle scuole, per un futuro migliore per tutti noi.

Per questi motivi la Rete degli Studenti Medi e l’Unione degli Universitari il 21 marzo saranno in piazza, a Bologna, insieme a migliaia di persone per chiedere una cultura di legalità per il nostro paese, partendo dalla commemorazione di tutte le vittime di tutte le mafie che abbiamo visto nel nostro paese, e che ancora, purtroppo, continuiamo a vedere.

Da retedeglistudenti.it


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