Mafia e informazione. Sfilata di cronisti e direttori a San Macuto

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Si conclude a febbraio l’indagine della Commissione Parlamentare Antimafia. Il coordinatore Claudio Fava parla di “violenta offensiva dei poteri politici e criminali contro i giornalisti”

di Giuseppe Pipitone e Sandra Rizza – da loraquotidiano.it – Ora tocca ai due colossi dell’informazione siciliana: Giovanni Pepi, condirettore del Giornale di Sicilia, e Mario Ciancio, editore de La Sicilia di Catania. Entrambi nei prossimi giorni saranno convocati dalla Commissione Antimafia per completare il giro di audizioni che consentiranno al vicepresidente di San Macuto, Claudio Fava, di realizzare il suo dossier su mafia e informazione, il cui approdo in seduta plenaria è previsto per il prossimo mese di febbraio.

Si tratta del primo “libro bianco” che tenta di radiografare il potere di condizionamento effettivo delle organizzazioni criminali sulle redazioni in tutto il Paese: minacce ai giornalisti, pressioni sugli editori, censure e autocensure, ricatti e precariato, sono gli argomenti che promettono di rendere incandescente il rapporto sull’informazione in Italia, paese che il ranking 2014 del World Press Freedom Index colloca nelle retrovie del mondo civile: ovvero al numero 49 della classifica, per la libertà di stampa, dietro paesi economicamente più depressi come Estonia, Giamaica, Costa Rica, Namibia, Capo Verde, Ghana e altri ancora.

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Da ossigeno.info


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