Il pugno di Francesco

0 0

Guai a chi uccide nel nome di Dio, ma un bel pugno ci può stare. Con questo concetto il Papa ha spiazzato i teologi, ma come credente mi ha confortato, perché è sceso  dal piedistallo dell’infallibilità, che non mi ha mai convinto. Bergoglio sbaglia come me, perché anch’io darei un pugno a chi offendesse mia madre. Pio, però, il suo discorso si è fatto profondo.  Quando ha voluto dire che la derisione è l’opposto della solidarietà.

Bene quando la satira corrode l’arroganza del potere. Ingiusta  quando tende ad aumentare l’isolamento e la rabbia di chi ha poca cultura, molte frustrazioni e solo un dio che gli riconosca un briciolo di dignità.
Come se n’esce?
Lavorando sulla laicità, affinché la spiritualità – religiosa o civile – di ognuno abbia pari dignità.
E con l’impegno degli istruiti nel rompere l’isolamento infiammabile degli abbandonati.

Iscriviti alla Newsletter di Articolo21