Why not? Why never

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Di De Magistris e dei suoi più stretti collaboratori apprezzai prima di tutto la semplicità con cui esponevano ciò che ci porgevano come fatti (inquietanti).  Fatti che oltre a scatenare rabbia e talvolta vero e proprio schifo, causavano quel senso di gelo nella schiena che s’avverte fisicamente quando si ha paura e ci si sente impotenti. Sì, certo, quei “racconti” (ampiamente supportati da intercettazioni ambientali sicché, salvo manomissioni, sufficientemente probatorie) però venivano proposti dai soliti Santoro&Travaglio: due scassagabbasisi comunisti (Travaglio insultato doppiamente dato che comunista lui non lo è mai stato: ma fa uguale). Inizialmente, specie quando ancora indossava la toga, l’uomo li esponeva pacatamente senza disdegnare il sorriso. A mano a mano che il tempo passava in lui s’avvertivano pesanti accumuli di stanchezza, fastidi, ansia, apprensione e qualche volta rabbia, impotenza: sensazioni?

Ora l’ex magistrato ed ex parlamentare europeo, sindaco di Napoli, è stato condannato a 18 mesi per abuso d’atti d’ufficio e, per la legge Severino, immediatamente sospeso. Sembra, per ironia della sorte, che l’uomo vada bene per nessuno incarico istituzionale: o bella e perché mai?! Eppure istintivamente, data la sua carriera, viene di chiamarlo “uomo di legge”. E’ lui a correggerci: «preferisco essere chiamato uomo “di giustizia” ché “di legge” non lo considero un complimento».

La legge ci dicono che è uguale per tutti e noi vogliamo fortemente crederci. La Giustizia però è molto più uguale perché non è fatta solo di e da pochi uomini.


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