Padova: città più del Vanto che del  Santo?

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Padova, la città del Santo, contro il “degrado alla stazione” ha fatto installare alla fermata del tram ostacoli dissuasori:«…Si tratta di un intervento per contrastare la presenza fastidiosa e quotidiana di extracomunitari che stazionano tutto il giorno importunando le persone che passeggiano e chi è fermo in attesa del tram» spiega l’assessore alla sicurezza.

Il sindaco leghista recentemente eletto dichiara(va): «Basta a sale slot e centri scommesse. Basta al degrado che inevitabilmente questo genere d’attività attrae e moltiplica con la loro presenza… Basta a chi s’arricchisce sulla debolezza e sulla solitudine dei nostri concittadini e magari fa anche la morale, lamentandosi per la mancanza di sicurezza…Da parlamentare (ex senatore NdR) ho promosso una battaglia contro chi lucra sulla pelle della gente e sono stato il primo firmatario di una mozione contro il gioco d’azzardo…Capisco le resistenze dello Stato centrale e di chi campa sulle disgrazie altrui, ma da sindaco non mi farò intimidire e promuoverò una vera e propria campagna di liberazione dalla ludopatia»

Oltre alle crociate contro le sale giochi/scommesse, il sindaco s’è prodigato anche per ripristinare l’obbligatorietà dei crocifissi nelle scuole (la città del Santo?), per l’abrogazione della concessione palestra alle comunità islamiche per onorare il ramadan (Santo un po’ meno?), ma pure per incitamento a non pagare più il canone Rai (pare a seguito di trasmissione su Rai3 a lui non gradita).

Ma allora com’è, signor sindaco, che proprio davanti a quella fermata tram della stazione,così prontamente protetta dalla sua amministrazione, ancora esiste e insiste la più famosa “sala scommesse” di Padova, già ampiamente contestata da moltissimi padovani (soprattutto dai volontari dediti agli emarginati) perché a loro (ma anche suo!) dire degradante molto prima che lei s’insediasse?


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