Da Kant a Soma, le stelle insistono a guardare quella morale che non è (stata mai) dentro di noi…

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Sono quasi 300 i cadaveri umani estratti per il momento da quel buco nero, ma ufficialmente là sotto ce ne possono ancora stare 400. Non ufficialmente -probabilmente da manovalanza in nero di quel nero più nero di qualsiasi maledetta miniera-  potrebbero pur essere 600… Per gli Italiani che studiavano (lo studiano ancora?) Verga e il suo Rosso Malpelo del 19esimo secolo, il collegamento alla tragedia di Marcinelle del 20esimo era scontato: la stragrande maggioranza degli oltre 250 minatori morti bruciati in quella miniera belga era italiana.
Siamo arrivati nel 21esimo secolo dopo essere stati -spesso coraggiosamente- fautori e protagonisti (volendo solo partire dal 15esimo secolo) d’Umanesimo, Rinascimento, Illuminismo…

Ci deve per forza essere qualcosa che non torna nella nostra “ragion pratica” (figuriamoci dunque in quella “pura”) se il XXI secolo ancora prosegue a mietere gli uomini facendoli crepare in miniera, a 3mila metri sotto il cielo. Sia chiaro: lo stesso concetto vale per le Thyssen/Ilva/Eternit/ecc. planetarie che, pur concedendo ai loro dipendenti “il cielo stellato sopra loro” riescono lo stesso ad ammazzarli. E’ certo che c’è qualcosa che non torna: ci siamo scordati (per davvero o per finta) che per realizzare la formula della civiltà oltre al “cielo stellato sopra di me” è indispensabile aggiungere  “la legge morale dentro di me”! Fino a che non avverrà l’incontro tra i due elementi resteremo bloccati a spazi e tempi bui (nerissimi) appartenenti a performance  ben precedenti al XV secolo… 


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