Alla fiera dell’est (alea iacta)

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…E venne la Le Pen che si mangiò il Salvini che l’Europa alle urne votò.
E venne Albadorata che prese la Le Pen che si mangiò il Salvini che l’Europa alle urne votò.
E venne il Dudu’s papi che s’agganciò a Salvini mangiato da Le Pen  presa  d’Albadorata  che l’Europa alle urne votò…

E venne il Grillo che bla bla bla…Il Grillo nazionale, noto per la sua pacatezza, il suo aplomb britannico, contegno e compostezza oxfordiani, ha invece preferito agganciare il britannico Ukip (lo sa i Grillo che quella “p” finale sta per Party?)  di Farage. Sarà per non dare subito nell’occhio? Indovina alla grillo.  In effetti non è che si capisca così bene il senso armonico tra il leader pentastellare  e quel Farage lì. Questi è molto più avverso alla politica omogenea da Europa Unita -in armonia con i paesi nordici- che alla moneta comune (tenuto pur conto che Farage compra e vende in sterline mica in euro) sicché del quesito referendario che proporrebbe il Grillo non gliene può fregare di meno. Ma l’ortottero, al momento, può fargli comodo se non altro per trovarsi una collocazione ufficiale nel parlamento europeo new generation: tutti insieme appassionatamente, magari anche con Le Pen e Albadorata e Salvini, quest’ultimo già numericamente piazzato a differenza di Grillo.


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