Quando Putin e il voto europeo si incontreranno

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I rapporti con Mosca si incontreranno presto con i sommovimenti anti-europei del voto. A quel punto cosa accadrà.

Cosa voglia fare Vladimir Putin nessuno lo sa con precisione. Ma visto che marzo volge al termine, l’interrogativo che sembra doveroso porsi è un altro: visto e considerato che una via d’uscita alla crisi ucraina non appare imminente, cosa succederà a fine maggio quando la crisi orientale si incrocerà con la vittoria dei vari movimenti anti-europei “alla Le Pen”?

Sarà un momento decisivo? Guardiamo alle condizioni in cui versa l’Europa: sul fronte interno il malessere sociale è dirompente in tanti paesi, lo testimonia la gigantesca manifestazione spagnola. Sul fronte libico, essenziale fonte di approvvigionamento energetico, le cose vanno oggettivamente male, con la tenaglia gheddafita-qaidista che crea a dir poco instabilità. Sul fronte mediorientale la scelta di sostenere, di fatto, Assad ha impedito la creazione di corridoi energetici con il Golfo, aggravato la crisi umanitaria nel Mediterraneo, messo Tehran in condizioni di primazia. Quale Europa andrà al confronto con Putin, padrone del 90% del nostro attuale flusso di gas? E quale miscela esplosiva le sue nostalgie imperial-comunisto-fascistoidi sapranno creare con i sommovimenti del malessere europeo?

L’Italia avrà ruolo cruciale, nelle urne e nella gestione del dopo voto. Speriamo bene.

Da ilmondodiannibale.it


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