Caltanissetta: cercasi manodopera per giornali

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Bando del Comune per dotarsi di giornale, tv, webmagazine: giornalisti trattati come manodopera specializzata e nessuna tutela per parità accesso.

Di Rosamaria Li Vecchi

La comunicazione trattata alla stregua di un servizio (mensa, assistenza agli anziani, nuoto per disabili, etc.) e nessuna tutela per la parità di accesso tra uomini e donne. Così, dopo la delibera per la nomina del legale per querelare preventivamente i giornalisti impiccioni (poi ritirata in autotutela), l’Amministrazione comunale di Caltanissetta guidata dal sindaco Michele Campisi (ex PdL e ora NCD) continua ad avere qualche problema “di comunicazione” e decide di fornirsi del servizio apposito non emanando , come era logico, un avviso pubblico per la figura di giornalista (che andrebbe valutato per i titoli che possiede, per l’esperienza acquisita e con una prova scritta ed un colloquio orale) bensì un bando di gara per fornitura di servizi per una società che deve produrre un periodico cartaceo, un webmagazine, un tg e materiale vario per i social network avendo tra i suoi requisiti il “possesso” di almeno tre giornalisti iscritti all’albo, trattati così alla stregua di operai o tecnici specializzati da impiegare all’occorrenza.

Un bando anomalo che è già sotto la lente di ingrandimento dell’Ordine nazionale dei giornalisti oltre che dell’Odg Sicilia e dell’Assostampa siciliana, poiché sono molti i punti poco chiari: “dimenticata” la clausola che preclude l’impiego nella PA di personale che ha raggiunto i limiti dell’età pensionabile per legge, come previsto in tutti i concorsi pubblici della PA stessa. Ma soprattutto nessun cenno all’osservanza del D.lgs. 11/4/2006 n. 198, modificato con Legge di stabilità del 2013, poiché manca la clausola richiesta dall’art.27, Capo II, Comma 5 – Divieti di discriminazione (“Nei concorsi pubblici e nelle forme di selezione attuate, anche a mezzo di terzi, da datori di lavoro privati e pubbliche amministrazioni la prestazione richiesta deve essere accompagnata dalle parole «dell’uno o dell’altro sesso», fatta eccezione per i casi in cui il riferimento al sesso costituisca requisito essenziale per la natura del lavoro o della prestazione”) e che di fatto potrebbe non consentire parità di accesso al lavoro a uomini e donne poiché la fantomatica società che parteciperebbe al bando potrebbe anche scegliere, per suoi motivi economici, sociali o altro, di avvalersi soltanto di collaboratori di sesso maschile, discriminando il lavoro delle donne.

Quello che risulta ancor più strano è che solo dopo ben cinque anni l’Amministrazione uscente (Giunta e Consiglio comunale, in mano da due anni all’opposizione di centrosinistra) senta il bisogno di bandire una gara d’appalto dell’importo di circa 40mila euro per sei mesi e a ridosso delle consultazioni amministrative, in cui saranno in molti a ricandidarsi, dagli assessori ai consiglieri comunali allo stesso sindaco, tra i quali brilla la quasi totale assenza di donne (una sola donna in Giunta, composta da cinque assessori, e tre sole consigliere comunali nel civico consesso, composto da 30 consiglieri).

Di seguito il link dell’Albo pretorio dove è pubblicato il bando del Comune di Caltanissetta: http://www.comune.caltanissetta.it/AlboPretorioNew/tabella.asp?CODFUNZ=32092

Da giuliagiornaliste.it


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