Uno vale nemmeno uno

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Mi ha fatto molta impressione ascoltare dai colleghi modenesi la “recitazione” degli insulti rivolti a Maria Novella Oppo dai seguaci, amici, accoliti, elettori, simpatizzanti, adepti ecc. del (loro) guru Grillo che ha lanciato l’impulso contro la giornalista che scrive per l’Unità.  Da anni ho smesso di leggere i commenti su quel blog e come me moltissimi altri: tutti noi ormai c’eravamo già fatti un’idea del profondissimo vuoto. Si riusciva manco a trovare, tra le centinaia di migliaia, qualche chicca satirica in fatto di turpiloquio: tutti sproloqui solo disgustosi, robacce delle peggio specie destinate al più a imbrattare toilette d’autogrill e altri luoghi pubblici di passaggio. In molti ci chiediamo perfino se gli autori sono giusto una decina che, adoperando più indirizzi IP, riescono a moltiplicarsi all’infinito. C’è veramente difficile credere che siano così tanti gli individui di cotanto squallore. Ascoltarli anziché leggerli assumono però una specie d’entità propria e come tale, per quanto schifosa, poco o tanto è impattante. Le espressioni hanno in comune principalmente la violenza e stupro verbale contro la donna in generale e subito a seguire il disprezzo per i “diversi” da loro, ancorché in generale. Gente così sta solo bene in web che rimane ancora assolutamente virtuale. Oggi quella gente ha dimostrato, seppur indirettamente grazie al servizio messo su dai colleghi, che se “tradotti” anche solo in voce, impressiona in modo parecchio sgradevole.

Ormai è appurata per Grillo l’utilità del suo web, la facilità con cui lancia i suoi proclami sempre più inquietanti lo dimostra, ma quanto può valere quel rituale virtuale alla realtà del Movimento che siede in Parlamento?

 


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