Parola di telegiornale: il popolo della libertà è responsabile

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A volte, lo confesso, mi lascio suggestionare. Vedo i solenni, impettiti moniti di Brunetta al Pd affinché non leda la democrazia votando la decadenza di Berlusconi, e mi dico: “Speriamo che il partito ascolti cotanta saggezza istituzionale e non ceda ai propri bassi istinti antidemocratici”. Ascolto le accorate prefigurazioni di Schifani sull’avvicinarsi inesorabile della crisi di governo per via del giustizialismo deplorevole del Pd, e penso: “Il Signore o il suo Unto non voglia che una cieca volontà distruttiva porti i democratici a restare sordi all’allarme super partes di una già seconda carica dello Stato”. Gusto le ficcanti requisitorie di Capezzone contro la deriva forcaiola del Pd reo di premeditare atti di giustizia sommaria ai danni di Silvio, e convengo: “Epifani dovrebbe costituirsi. Quasi quasi” aggiungo in un empito autofustigatorio “mi costituisco anch’io”. Ma, lo ripeto, sono suggestioni del momento. Generate dal martellamento audio-video a base di berlusconidi replicanti le loro litanie accusatorie in difesa di Papi e in minaccia del governo. Poi però, a freddo, torno nel pieno (o almeno non esaurito) possesso delle mie facoltà mentali, e vedo meglio: “Quella” noto fra me e me “è propaganda, parole faziose in difesa di un Capo indifendibile che pretende di sottrarsi alla Legge. Parole che i tiggì pubblici (lasciamo stare quelli Mediaset) riportano giustamente come virgolettati di esponenti di partito, non certo come dati di fatto obiettivi”. Finché giovedì, alle 13, prima che l’offensiva ricattatoria azzurra venga un po’ sedata dal richiamo di Napolitano, sento dire: “Il Pdl continuerà a seguire la linea della responsabilità”. Ma non lo dice Mariastella Gelmini, adepta di Papi, bensì Maria Antonietta Spadorcia, giornalista del Tg2. Che dite: mi devo costituire?

 

* da l’Unità


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