Turchia: aggressioni a cronisti e fotografi non possono essere ignorate

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“Comprendiamo tutta la delicatezza della vicenda turca, ma l’Unione europea e i governi nazionali non possono restare a guardare. Del resto non sarà certo casuale che le trattative sulla eventuale adesione della Turchia siano ferme, anche e soprattutto, sul tema dei diritti politici, civili e sulla libertá dei media. Nessuno puó fingere di non sapere che in quel paese ci siano decine di cronisti, soprattutto curdi, ancora in carcere”. Lo afferma in una nota il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti. “Le stesse aggressioni avvenute oggi ai danni di fotografo e cronisti, e tra questi il nostro connazionale Stefanini, non possono essere ignorate. Forse é giunto il momento di far sentire al governo turno e alle sue rappresentanze diplomatiche lo sdegno dell’Europa nei confronti di quanto sta accadendo in piazza Taksim e dintorni. L’associazione articolo 21 chiederà alla Federazione internazionale dei giornalisti e a tutte le altre associazioni del settore di inviare una delegazione con il compito di tutelare I cronisti ancora presenti e di documentare gli episodi di violenza e di censura in atto”.


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