Sedi estere e nuovo contratto di servizio

VERSO IL CONVEGNO DEL 2 LUGLIO AL CNEL (Art.21/Fondazione Di Vittorio) – Per avere la certezza del proprio futuro la televisione pubblica deve produrre contenuti validi. Solo così si giustifica il canone e si riesce a restare sul mercato vendendo i programmi anche all’estero. Insomma il modello ancora valido resta quello della “vecchia zia”, così come gli inglesi chiamano la Bbc. Il dibattito che in questi giorni investe la Rai fa emergere con nettezza questa necessità per rintuzzare ogni ipotesi di vendita di reti o pezzi dell’azienda che nonostante i molti acciacchi restano appetibili. In questo contesto le sedi estere della Rai

F35, Rai dedichi prima serata

Comincia oggi alla Camera dei deputati il dibattito sulla mozione presentata da 158 deputati con la quale si chiede al governo di annullare il contratti di acquisto per gli F35. Nelle ultime occasioni le ragioni del dissenso furono liquidate con presunti obblighi internazionali e ingenti penali da pagare. Da allora altri paesi sono usciti dal programma, gli Stati Uniti hanno rallentato, gli esperti sono divisi persino sulla utilitá e sugli standard di sicurezza. L’eventuale interruzione