Ingroia, Ddl anticorruzione: «Segnale positivo, approvare in tempi rapidi»

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Il procuratore aggiunto di Palermo ieri in conferenza presso la Facoltà di Giurisprudenza di Roma3.

«Vedo positivamente il Ddl anticorruzione, credo  meriterebbe degli aggiustamenti, non tutto mi convince del testo. Ma detto ciò credo che sia un segnale importante che venga approvato da questo Parlamento, in questo particolare momento storico». Così a margine del dibattito di oggi a Roma Tre, facoltà di Giurisprudenza, Antonio Ingroia a Libera Informazione dice la sua sul testo contro la corruzione sul quale in molti tentano di mettere le mani, chi per accelerane l’approvazione, chi per rallentarla. Chi per modificarlo, aggiungendo emendamenti “ad personam” come quello del cosiddetto “salva – processo Ruby”, il procedimento che coinvolge l’ex premier, Silvio Berlusconi. Il procuratore lascia intendere che il testo ha delle lacune ma spiega, al tempo stesso, quanto fondamentale sia agire in tempi rapidi e dare un segnale contro questo fenomeno dilagante da decenni.  E’ una buona notizia  – aggiunge –  che il Governo possa riuscire ad accelerare la norma sull’incandidabilita’ dei condannati in Parlamento».

Come spiega il dossier presentato lo scorso 1 ottobre da Libera, Legambiente e Avviso Pubblico, quello della corruzione è un fenomeno sommerso che non si è mai arrestato da Tangentopoli ad oggi e che arriva a “rubare” circa 10 milioni di Prodotto interno lordo l’anno al nostro Paese. Sul testo che giace in parlamento e al centro del dibattito in questi giorni, arrivano anche  le dichiarazioni della ministro, Paola Severino raccolte dai cronisti durante un convengo sulla diffamazione alla Fnsi. Sull’eventualità di modifiche al testo la Guardasigilli ha precisato che ci sarà « Impegno per rimodulare le fattispecie del traffico di influenze illecite e della corruzione tra privati». Inoltre ha aggiunto: «Sulle norme equilibrate vi è l’impegno per un testo migliore, il resto è dibattito parlamentare». Di fatto, quindi,  ha aperto agli emendamenti del centro – destra, tenendo fuori il cosiddetto salva-“processo Ruby” .

Il Governo ha depositato oggi gli attesi emendamenti al ddl anticorruzione, il testo dovrebbe arrivare, secondo calendario, in aula entro il 10 ottobre.

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