Inail: 25milioni di euro per il sito. E per i morti sul lavoro?

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di Marco Bazzoni*
Quando ho letto questa notizia  “Sprechi, per il sito dell’Inail 25 milioni di euro, per i morti sul lavoro 2 mila euro” : devo dire che sono rimasto a bocca aperta, dire che sono sconcertato è dire poco.
Ho detto, non voglio crederci, non posso crederci che sia vero, perchè se è così, è uno scandalo, una cosa vergognosissima! Allora, come faccio sempre, ho iniziato a fare una verifica su internet, in cerca di questo comunicato Inail del 2 Agosto.
E dopo non poco, ho trovato il comunicato stampa dell’Inail: un bando triennale per “i servizi di gestione e sviluppo software e la gestione delle attività redazionali del sito istituzionale , per un valore di circa 25 milioni di euro ”

L’Inail ci tiene a sottolineare, che però con questo bando, il “Il risparmio stimato per l’Istituto ammonta a circa 4 milioni di euro”. Una magra consolazione direi, visto che ne spendono 25 milioni: una cosa inaudita, Poi ci tocca leggere che mentre l’Inail spende tutti questi soldi per il suo sito web, molti familiari delle vittime del lavoro non ricevono neanche 2 mila euro di risarcimento (loro lo chiamano rimborso una tantum spese funerarie), solo perchè una legge di quasi 50 anni fa (TU 1124 del 30 Giugno 1965), prevede infatti che hanno diritto alla rendita a superstite, in caso di infortuni mortali, coniugi e figli e, se assenti, gli ascendenti viventi e a carico del defunto, che contribuiva quindi al loro mantenimento.

Tradotto, non hanno diritto alla rendita, ad esempio quei genitori delle vittime del lavoro
che non risultava ricevessero contributi al mantenimento, dal loro caro ammazzato dall’insicurezza nei luoghi di lavoro. Nessun risarcimento per chi ad esempio ha visto il proprio figlio sfiancarsi per mantenere il proprio posto di lavoro precario, umiliarsi con
il proprio “padrone” per non rischiare di perdere il lavoro, ed infine essere ucciso da quello
stesso lavoro che non voleva o non poteva permettersi di lasciarsi sfuggire.
C’è una petizione in merito per chiedere al Governo Monti e al Parlamento di modificare quanto prima questa legge. Una petizione che ha raccolto quasi 4 mila
adesioni (circa 3300 online e oltre 600 per email): http://firmiamo.it/non-derubate-i-morti

Mi sono chiesto, di questa cifra strastosferisca spesa dall’Inail per la gestione del suo sito web, qualcuno ne avrà parlato. Dopo tutti gli scandali sugli sprechi delle Regioni e dei Consigli Regionali, possibile che i mezzi d’informazione non si siano accorti di questo nuovo scandalo? Ed invece no, non se ne sono accorti. Sarà il caso di porre rimedio, parlandone? In tempi di spending review, così cara al Governo Monti, questa cosa deve essere sfuggita anche a loro. Come cittadino vorrei vederci chiaro e spero che qualcuno raccolga questo mio appello, con un articolo, un inchiesta o anche solo pubblicando questa lettera.

*Operaio metalmeccanico e
Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza-Firenze


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