Non andare, per non prendersi responsabilità di ritardi e omissioni. È questa la tecnica usata dalle autorità politiche nella ricorrenza del terremoto di Amatrice del 24 agosto. Il sindaco (di FdI) ha coperto l’assenteismo delle autorità competenti, dando alla giornata un tono intimista di ‘’lutto privato’’, ma era evidente che voleva evitare di esporre i rappresentanti delle istituzioni a domande imbarazzanti sui ritardi della ricostruzione.
D’altronde, lo stile è quello della premier Giorgia Meloni, che recentemente ha dichiarato che ‘’non vuole mai parlare con la stampa’’. Questa è una frase grave ed eversiva. È grave vedere i politici eludere il controllo della pubblica opinione svolto dalla stampa. Ed è anche eversivo, perché così le uniche dichiarazioni di chi guida il Paese si riducono all’esaltazione della propaganda. Una sostanza fortemente demo-alterante: un popolo ebbro e disinformato spesso acclama la propria rovina.
