Per ricominciare, il PD deve ammettere il suo grande errore

0 0

Per ricominciare, il PD deve ammettere il suo grande errore: la secessione della borghesia dai lavoratori, culminata con il Jobs Act e l’abolizione dell’art. 18. La forza della Sinistra è stata sempre il riscatto degli ultimi, grazie alla mobilitazione del ceto medio riflessivo. O per dirla con Gramsci, l’unione di masse e intellettuali. Dove questi ultimi svolgevano il ruolo di avanguardie per sminare la società dalle ingiustizie e organizzare le rivendicazioni; insieme all’impegno di educare alla politica chi aveva meno istruzione con parole semplici. Poi questo lavoro capillare – nelle sezioni e nelle case del popolo – si è interrotto. E l’intellettuale è diventato un radical-chic che si parla addosso.

Si può ricreare l’alleanza borghesia-lavoratori? Certo, ma solo ripristinando il ”contatto tra classi”. Andando nelle periferie a parlare di giustizia sociale usando temi concreti (carenza di case popolari, di medicina di base, ecc.) e dedicando incontri ai giovani a rischio di abbandono scolastico, aiutarli nei compiti e pure a fare l’Erasmus. Insomma, riguadagnando credibilità con il supporto, e ascolto con la chiarezza. Perché gli ultimi – per tornare a votare a sinistra – devono fidarsi per quello che fa e capire quello che dice.

Iscriviti alla Newsletter di Articolo21