#RFF16: Passing, brillante esordio in bianco e nero su donne e razzismo  

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In Selezione Ufficiale alla XVI edizione della Festa del Cinema di Roma l’esordio alla regia di Rebecca Hall. Una storia di due donne, che si rincontrano dopo molti anni, nella New York degli anni ’20. 

La nota attrice Rebecca Hall arriva alla Festa del Cinema di Roma 2021 – dopo la partecipazione al Sundance Film Festival – in Selezione Ufficiale con un esordio elegante e accattivante: Passing. L’opera, in bianco e nero, di cui la Hall è anche sceneggiatrice e produttrice – ispirata al romanzo di Nella Larsen del 1929 sul movimento di affermazione dei diritti degli afroamericani – arriva in Italia con il titolo “Due donne”, non particolarmente evocativo rispetto all’originale anglofono che fa riferimento ad una pratica in uso nei primi decenni del ‘900 in USA, da parte di quegli afro la cui carnagione era molto chiara da poter essere scambiata per bianca, considerato che la discriminazione razziale era ancora particolarmente sentita.

Sulla fine degli anni ’20 Irene Redfield, in un afoso pomeriggio estivo, rincontra casualmente nel bar di un hotel, la sua amica di infanzia Clare Kendry. Sono cresciute insieme ad Harlem, ma poi le loro vite hanno preso percorsi diversi, per meglio dire, contrapposti. Irene vive ancora ad Harlem dove è un’attivista per il movimento di affermazione dei diritti degli afroamericani, è sposata con Brian, medico di colore, e ha due figli. Di contro, Clare vive a Chicago con suo marito John, un bianco benestante che ignora le sue origini e ‘odia i negri’. Il primo incontro tra le due lascia Irene molto colpita: non ha voglia di rivedere Clare, ma l’insistenza di quest’ultima la costringe infine a cedere. L’arrivo dell’amica dal fascino magnetico – che, tornando nell’ambiente cui apparteneva, ha finalmente la possibilità di sentirsi di nuovo libera – sconvolge profondamente gli equilibri di casa Redfield, con un epilogo drammatico e spiazzante.

I dialoghi rarefatti e i frequenti primi piani danno voce ad una tensione che, pur rimanendo latente, si percepisce per quasi tutta la durata del film. Un’opera che, attraverso la storia delle due donne, intende mostrare due mondi agli antipodi: Irene è fiera delle proprie origini e appare tanto sicura quanto fragile sembra invece Clare, che per elevarsi, essere accettata e amata ha dovuto rinunciare alla sua stessa identità. Un film esteticamente elegante, in cui la scelta del bianco e nero non è solo estetica ma serve ad enfatizzare questa dicotomia. Grande è la cura della Hall per i dettagli ed efficace la ricostruzione della New York degli anni della Grande Depressione. Infine, decisamente azzeccata appare la scelta delle due protagoniste la cui capacità interpretativa risulta davvero notevole: Tessa Thompson – Irene – e Ruth Negga – Clare. Il film arriverà su Netflix a novembre.


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