Giornalismo sotto attacco in Italia

A Bologna la presentazione del libro di Paolo Berizzi

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A Bologna è stato presentato il nuovo libro di Paolo Berizzi, inviato speciale de “la Repubblica”, che dal 2019 vive sotto scorta per le minacce di morte e atti intimidatori ricevuti da gruppi neofascisti, conseguenza delle tante inchieste che ha svolto sul narcotraffico, caporalato, terrorismo di matrice islamica, criminalità organizzata, devianza giovanile e soprattutto la ventennale indagine sul neofascismo.

Paolo è uno di noi, di Articolo21, di rara generosità, che ha deciso di devolvere all’associazione il ricavato dei risarcimenti dei processi correnti contro gli autori di minacce e offese nei suoi confronti.  “Il libro segreto di CasaPound” è il titolo del suo nuovo volume, edito da Fuori Scena, che, attraverso la voce di un militante – non è un pentito e continua ad essere un fascista -, da oltre vent’anni sta all’interno dell’organizzazione. In autonomia ha deciso di rivolgersi al giornalista considerato da CasaPoud il più “infame”, raccontando “la vera storia dell’occupazione del palazzo dello Stato in pieno centro a Roma; tutti i finanziatori di CasaPoud mai finora resi pubblici; i rapporti con Giorgia Meloni; i legami con la destra di governo e le sponde politiche”. Questo sta scritto in quarta di copertina, ma il libro è molto, molto di più, come ha raccontato Berizzi durante la presentazione bolognese, CasaPoud è il movimento neofascista più importante degli ultimi vent’anni, per la prima volta, attraverso le parole della “gola profonda”, militante di primo livello, fa capire al lettore quale è il vero obiettivo dell’organizzazione neofascista: entrare nei gangli della società e dall’interno svuotare la democrazia. E’ un vero e proprio assalto alla Costituzione e tutti quelli che non lo denunciano sono collusi.

Per combattere questa destra estrema, i cui militanti si autodefiniscono “fascisti del terzo millennio”, che cammina in parallelo e in osmosi con la destra che governa il Paese, dove esponenti di primo piano di Fratelli d’Italia da sempre hanno rapporti con CasaPound, tra questi Francesco Lollobrigida e Fabio Rampelli, bisogna renderli pubblici, bisogna svelarli, svelare la loro organizzazione militare. La presidente Giorgia Meloni sui rapporti con CasaPound ha sempre mentito, nati dalla militanza comune nel circolo del Fronte della Gioventù di Colle Oppio, di fatto ha smesso di frequentare CasaPound da quando è diventata premier. Vicinanza ideologica ma non solo: è stata per anni fidanzata con Alessandro Giambini detto Manolo uno dei cinque militanti che la sera del 26 dicembre 2003 occuparono il palazzo romano di otto piani che da allora è la sede di CasaPound, poi la profonda amicizia con Alessio Tarani capo di CasaPoud Padova.

Presentare il libro a Bologna ha un profondo significato: è la citta più colpita dall’eversione nera nel dopoguerra con la Strage della Stazione del 2 agosto 1980 dove morirono 85 innocenti e 216 furono i feriti, poi è stata la città dove i fascisti del terzo millennio compirono la loro prima azione contro i lavoratori e il sindacato dei metalmeccanici.

E’ importante leggere “Il libro segreto di CasaPound” perché ci fa capire quanto il neofascismo sia presente nella nostra quotidianità, in risposta a chi va in televisione per spiegarci che il fascismo è finito con il 25 aprile 1945 e che certe manifestazioni che avvengono nelle piazze italiane rappresentano goliardate e folclore.

Il fascismo sarà finito ma i fascisti sono ben presenti nella nostra società.


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