Quattordici organizzazioni locali e internazionali per i diritti umani (l’elenco è alla fine di questo post) hanno espresso grande preoccupazione per la ripresa del dibattito parlamentare su una serie di emendamenti a una proposta di legge sui mezzi d’informazione.
Gli emendamenti intendono rendere reato penale la diffamazione, la blasfemia, l’offesa e le critiche contro i pubblici ufficiali, prevedono la detenzione in attesa del processo per coloro che “danneggino la dignità o la vita privata delle persone” a mezzo stampa e impongono una serie di ostacoli alla registrazione dei nuovi organi d’informazione.
È dal 2010, ossia da 15 anni, che si parla di una nuova legge sui media. Nel 2023 il parlamento di Beirut ha nominato una sotto-commissione col compito di aggiornare il vecchio testo e, il 27 maggio di quest’anno, la bozza è stata trasmessa alla commissione Giustizia.
Questo testo è stato accolto positivamente dalle organizzazioni per la libertà di stampa ma il 31 agosto sono stati presentati i famigerati emendamenti. Gli atti delle commissioni parlamentari non sono pubblici ma c’è il sospetto che il loro ispiratore sia il ministero dell’Informazione.
Oltre a quelli menzionati sopra, un altro emendamento è particolarmente allarmante: quello che vieta a un organo d’informazione sotto indagine di pubblicare informazioni sul soggetto querelante mentre il procedimento è in corso.
C’è infine la proposta di obbligare le emittenti televisive a fornire anticipatamente al ministero dell’Informazione e al Consiglio nazionale per i media audiovisivi informazioni sui contenuti dei palinsesti e anche di singole trasmissioni.
Le organizzazioni libanesi e internazionali per i diritti umani denunciano da tempo le intimidazioni, attraverso l’uso delle leggi sulla diffamazione e sull’offesa, ai danni di associazioni, organi di stampa e attiviste e attivisti per i diritti umani.
Le 14 organizzazioni sono: Amnesty International, Committee to Protect Journalists, Cedar Centre for Legal Studies, Human Rights Watch, International Commission of Jurists, Lebanese Association for Democratic Elections, Lebanese Center for Human Rights, Legal Agenda, Maharat Foundation, Reporters Without Borders, Samir Kassir Foundation, Silat Wassel, Social Media Exchange e Union of Journalists in Lebanon.
