L’ennesima strage sul lavoro si è verificata a Marcianise, in provincia di Caserta: tre operai hanno perso la vita a seguito di un’esplosione. Due sono feriti. Secondo la prima ricostruzione, la tragedia è avvenuta in un’azienda specializzata nel trattamento di rifiuti, la Ecopartenope, mentre erano in corso lavori di manutenzione. I lavoratori sono morti per l’onda d’urto causata dall’esplosione di un serbatoio di oli esausti, che li ha sbalzati per diversi metri. Altri due addetti sono rimasti lievemente feriti. I vigili del fuoco sono intervenuti sul posto. A quanto riportato da Caserta News, proprio la Ecopartenope era stata chiusa nel 2018 per ordinanza del sindaco: in quel caso erano state riscontrate anomalie da Arpac e vigili del fuoco nella lavorazione dei rifiuti. In seguito era stata consentita la riapertura.
“Un’altra tragedia intollerabile – si legge nella nota della Cgil di Caserta e Napoli – di proporzioni enormi, che colpisce il mondo del lavoro nel nostro territorio. Esprimiamo cordoglio profondo alle famiglie, vicinanza ai feriti e ai lavoratori coinvolti, e rabbia per le ennesime morti evitabili. Non si tratta di fatalità. È il fallimento di un sistema di fare impresa che uccide e che continua a non garantire sicurezza. Chiediamo: verità immediata su quanto accaduto; più controlli e ispettori; un piano straordinario per fermare questa strage silenziosa. Morire di lavoro è una vergogna nazionale. Ora basta “.
