Giornalismo sotto attacco in Italia

“San Lorenzo io lo so”, in memoria della strage di Ustica 45 anni dopo

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“San Lorenzo io lo so” dai versi pascoliani, con la sensibilità artistica di Edoardo Purgatori, figlio di Andrea, come ogni anno a Bologna, attorno al Museo della Memoria di Ustica, avremo una serata di poesia che ci conduce ad esplorare la memoria dei viaggi, di percorsi, di speranze, avendo sempre nel cuore il volo incompiuto del 17 giugno 1980 del DC9 Itavia partito da Bologna e mai arrivato a Palermo.  Abbiamo denunciato la richiesta di archiviazione della Procura della Repubblica di Roma, una richiesta di archiviazione che però ha portato nuovi elementi a conferma delle conclusioni della sentenza-ordinanza del giudice Priore: “Il DC9 è stato abbattuto all’interno di un episodio di guerra aerea”.

 Le nuove indagini hanno accertato la presenza di una portaerei francese, la Foch, nel mare di Napoli, e nuove testimonianze hanno portano a individuare, a conferma dello scenario di guerra, la presenza di un’operazione militare nei cieli che ha coinvolto la base aerea di Grazzanise, aerei francesi e americani ben seguiti e orientati dai radar dei comandi Nato. Davanti a queste nuove acquisizioni i giudici però denunciano di non poter procedere verso la completa verità a causa dell’assoluta mancanza di collaborazione internazionale: Stati amici e alleati non rispondono o lo fanno mentendo alle rogatorie della nostra magistratura. In questo anniversario, contro l’offesa della non collaborazione, abbiamo urlato la nostra disapprovazione, chiedendo soprattutto alla Presidente del Consiglio, un impegno per la verità, a difesa della memoria delle 81 vittime, ma soprattutto a difesa della dignità nazionale. La dignità di un Paese colpito da un atto di guerra non dichiarata  che ha violato confini e diritti. L’Associazione riprenderà la sua attività innanzitutto con il coinvolgimento degli studenti, di chi non era ancora nato in quei terribili anni 80, nonostante che il Ministro dell’Istruzione Valditara, in questi anni, non ha applicato il Protocollo di intesa con le Associazioni delle Vittime del Terrorismo per le attività nelle scuole. Lo abbiamo denunciato e continueremo a farlo perché il Protocollo era lo strumento per portare nelle scuole il racconto di tante vicende tragiche della Storia del nostro Paese, e dare ai giovani un messaggio d’impegno nel rispetto dei valori della democrazia costituzionale. L’Associazione ha in programma per il mese di ottobre un convegno storico sulle vicende legate a Ustica, che dopo le riflessioni sui panorami nazionali e internazionali degli anni Ottanta, si soffermerà in particolare sulla Strage, come è stata vissuta nei primi mesi da Governo, Parlamento, Magistratura, forze politiche e società civile. E’ necessario per fermare il continuo tentativo di riscrivere la Storia con falsificazioni e depistaggi. Per questo è necessaria la reale attuazione della direttiva Renzi-Draghi per permettere la pubblicazione e l’accesso di tutta la documentazione delle Amministrazioni dello Stato riguardanti le Stragi di terrorismo. Il Comitato consultivo per l’attuazione delle direttive, nel documento conclusivo dei lavori del 2024, sottolinea da una parte la mole della documentazione messa a disposizione, contemporaneamente le molte ombre, c’è ancora tanto materiale che non è stato messo a disposizione degli studiosi e dei cittadini. Ci sono intoppi per la consultazione, negli Archivi dello Stato, per poter consultare la documentazione che viene dai processi, come le informative sulle attività e le schede personali di militari condannati. Nel frattempo sono scomparsi gli archivi del Ministero dei Trasporti riferiti agli anni in cui sono avvenute le Stragi. Pensiamo a quante Stragi hanno interessato i trasporti, i treni, gli aerei e le stazioni. La stessa sentenza-ordinanza della Procura di Roma ha denunciato la mancanza di documentazione, muovendo rilievi negativi sull’applicazione della Direttiva.

In questi anni l’Associazione dei Parenti delle Vittime della Strage di Ustica lo ha continuamente denunciato. Un esempio: manca totalmente la documentazione della Marina Militare dal 1980 al 1986.

Con  “San Lorenzo io lo so” interpetrato da  Edoardo Purgatori, l’arte chiude il suo discorso di memoria e verità, ma deve riprendere lo sforzo della politica: le forze politiche, i partiti, la società civile debbono pretendere l’impegno da parte della Presidente del Consiglio e del Governo per la verità e giustizia, per il rispetto della dignità nazionale per fermare il costante tentativo di revisionismo sulla Storia del nostro Paese.

 

Daria Bonfietti è Presidente Associazione Parenti  delle Vittime della Strage di Ustica


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