“L’appello pubblicato su Repubblica ‘contro la congiura del silenzio’ su Gaza è un grido di umanità e dignità. Decine di firme che chiamano alla responsabilità tutte e tutti coloro che credono nei diritti e nella libertà”. Lo dice Vittorio di Trapani, presidente della Federazione nazionale della stampa. “Le giornaliste e i giornalisti – sottolinea di Trapani -hanno il dovere di rifiutare le trappole morali: o con il governo israeliano o antisemiti, o complici di un massacro o amici dei terroristi di Hamas. Noi abbiamo il dovere di vedere e raccontare, di inserire i fatti in un contesto. Per questo bisogna dare gambe all’appello pubblicato oggi. Questo vuol dire portare in ogni redazione, in ogni riunione di sommario la richiesta di aumentare gli spazi di racconto su Gaza. Se necessario, anche usando gli strumenti sindacali della pubblicazione di comunicati o del ritiro della firma”. “Ma questo – continua il presidente Fnsi – vuol dire anche costruire una vasta alleanza sociale che si mobiliti davanti alle istituzioni italiane ed europee affinché impongano a Israele la fine del massacro a Gaza e della strage dei giornalisti, la fine del blocco agli aiuti umanitari e la fine della censura che impedisce ai reporter occidentali di entrare a Gaza. Ma non dovrà essere una mobilitazione episodica. Dovrà essere una mobilitazione perseverante. Contro l’indifferenza e contro la disumanità”.
