È stato condannato a due mesi di reclusione e ad una multa di duemila euro e il pagamento delle spese legali l’imprenditore di Sabaudia che nell’aprile del 2018 aveva aggredito il sociologo Marco Omizzolo e una giornalista della tv di Stato canadese che stava conducendo un’inchiesta sulla condizione dei braccianti nell’agro pontino e in particolare nell’azienda dell’aggressore.
Il gruppo stava girando immagini nei pressi dell’azienda di Sabaudia già coinvolta in indagini della Procura di Latina quando, secondo quanto riportato nel capo di imputazione, “l’imprenditore, alla guida di un furgone, aveva prima seguito e poi superato l’auto guidata da Marco Omizzolo che percorreva una strada pubblica e a bordo della quale c’era anche la giornalista canadese, poi si era messo di traverso sulla carreggiata costringendolo quindi a fermare la vettura”.
A quel punto l’imprenditore era sceso dal mezzo ed aveva iniziato ad inveire contro Marco Omizzolo, minacciandolo e urlando: “… ora ti fotografo la targa dell’auto… adesso mi segui in azienda stronzo…”.
La terribile sequenza è stata filmata dalla reporter canadese con il cellulare. Subito dopo Omizzolo aveva presentato denuncia alla Procura di Latina e sulla scorta delle prove acquisite il sostituto procuratore Andrea D’Angeli chiese, con citazione diretta, il giudizio per l’imprenditore di Sabaudia. N
Non è la prima volta che i giornalisti vengono inseguiti e aggrediti nelle campagne pontine dove spesso prevale una sorta di legge del più forte, in un feudo inavvicinabile nonostante i molti passi in avanti fatti di recente. Questa sentenza segna un importante punto a favore della cronaca approfondita sullo sfruttamento nei luoghi di lavoro.
