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“Sono qui come mamma e donna e per lo stop alle armi”, ha detto la tiktoker Rita De Crescenzo alla manifestazione per la pace di poche ore fa. Ci risiamo con l’etichetta di donna-mamma, quindi un soggetto, come tale, più sensibile. Poi la piazza era piena di uomini, alcuni molto piccoli, appena studenti, altri con la barba bianca come padre Alex Zanotelli. E c’erano tante non mamme, donne che hanno scelto di non esserlo o non ci hanno ancora pensato né ci penseranno in futuro. Rita De Crescenzo è l’influencer che in piena stagione invernale ha messo in ginocchio le infrastrutture di Roccaraso con l’invasione dei bus con visitatori mordi e fuggi. E pure alla manifestazione per la pace indetta dal Movimento 5 Stelle si è portata dietro un bel gruppone di persone dopo giorni passati a promuovere l’evento sui suoi social seguitissimi. Quando è arrivata in piazza, scortata come una vera diva, De Crescenzo non si è sottratta alle domande dei giornalisti e ha anche ipotizzato una sua candidatura, mantenendo il riserbo ovviamente, “Non posso odire con chi”. Ma a quali elezioni poi? Almeno questo lo poteva rivelare. Alle regionali, alle politiche quando ci saranno la prossima volta, alle comunali di Napoli o di un’altra città? Sempre ai giornalisti Rita De Crescenzo ha dichiarato di non conoscere nessuno nell’ambiente della politica e di essere presente alla manifestazione in quanto “contraria al riarmo in Europa”. Ottimo pensiero. Nulla contro questa dichiarazione pacifista. Molto invece si potrebbe dire sull’etichetta di “donna-mamma” di cui, forse, non c’era bisogno in questo momento. E resta ancora una domanda: davvero un evento contro il riarmo, contro le guerre, contro i morti che producono le guerre e l’escalation cui si sta assistendo, si può promuovere come una gita fuori porta qualsiasi, senza prima aver spiegato cosa c’è dentro la frase “contro il riarmo”? Il genocidio di Gaza, gli attacchi che uccidono i bambini, 60 conflitti aperti in giro per il pianeta richiedono, per loro natura, conoscenza e una narrazione “lenta”, approfondita, non sono equivalenti ai dettagli per mobilitare flotte di consumatori il giorno dell’apertura di un nuovo centro commerciale. Nulla contro De Crescenzo, molto contro questa superficialità.
