Morte Mario Paciolla. Il gip respinge l’archiviazione. Articolo21 continua a chiedere verità e giustizia

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Il gip di Roma Monica Ciancio, con una ordinanza di 70 pagine, ha disposto
per la non archiviazione delle indagini sulla morte di Mario Paciolla, il giornalista e funzionario Onu ucciso in Colombia.
Ora le inchieste dovranno riprendere a tutto campo, a partire anche dalle perizie che hanno segnalato contraddizioni ed elementi non riconducibili certo al suicidio.
Finalmente si dovranno esaminare con rinnovata attenzione le carte e le inchieste alle quali aveva lavorato Mario e che avevano suscitato l’attenzione e le ire di corrotti, mafiosi e loro complici, anche nelle istituzioni.
Ci auguriamo che il nuovo governo colombiano voglia assicurare la necessaria collaborazione.
Un grazie ad Alessandria Ballerini che difende anche le famiglie Regeni e Rocchelli e alla sua collega Emanuela Motta che non si sono piegate ad accettare verità omissive e di comodo, grazie alle amiche e agli amici di Mario, riuniti attorno al movimento Giustizia per Mario Paciolla e a quanti non hanno mai spento i riflettori e hanno reclamato e reclamano verità e giustizia.
Un abbraccio ad Anna Motta e Pino Paciolla, i genitori di Mario, straordinari animatori di ogni iniziativa e sempre vicini a chi lotta per la liberata e la dignità.
Articolo 21 continuerà ad essere la loro scorta mediatica e ad illuminare ogni ulteriore passo sino a quando gli assassini non saranno individuati e processati.


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