“Diritti senza confini” Un progetto promosso da “Articolo 21

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con il Liceo “Mamiani”, il Liceo “Tasso” e
il Liceo “Francesco d’Assisi” di Roma

a cura dei professori

Gabriella Saponaro (Liceo “Mamiani”)
Giancarlo Burghi e
Gian Giacomo Cavicchioli (Liceo “Tasso”)

«Capite l’ultima notizia?» si chiedeva Antonio Labriola. Se lo chiedeva nella convinzione che il «mezzo pratico» per misurare la nostra comprensione della storia è «la nostra capacità di intendere il presente». Una capacità che oggi sembra essere scomparsa.

Tutto oggi è diventato breaking news senza uno sfondo storico, senza dati ragionati sulla genesi di quella notizia dirompente, anzi senza alcuna riflessione.
Tutto accade in un presente senza tempo, senza sfondo, senza prospettiva. E tutto ciò che accade all’improvviso è, inevitabilmente, emergenza che crea allarme e paura.

È così che sbarchi di migranti che si susseguano ormai da decenni ogni volta si presentano come emergenza che produce paura e non permette riflessione. Poi il mare si agita per qualche giorno, gli sbarchi s’interrompono e tutto viene dimenticato fino alla prossima emergenza.

Di fronte ai quotidiani eventi drammatici che coinvolgono le persone migranti, la cui disperazione diventa l’oggetto di speculazione economica ed elettorale in un avvilente talk show mediatico, compito ineludibile della scuola e dell’informazione è quello di mettere a disposizione degli studenti e dei cittadini gli strumenti adeguati per comprendere il fenomeno migratorio e le sfide del presente, sottraendoli alle semplificazioni ideologiche e propagandistiche.

Sulla questione sono in gioco due diritti ineludibili e centrali: quello all’istruzione e quello all’informazione. Due facce dell’identico diritto alla conoscenza, che è pietra angolare di una democrazia sana, vale a dire di una forma di vita associata fondata sul principio del “conoscere per deliberare”. La garanzia di questi diritti chiama in causa, in primis, la responsabilità dei docenti e degli operatori della comunicazione, della scuola e del giornalismo.  L’assenza di una coscienza critica nelle giovani generazioni contribuisce al degrado della cultura politica, genera indifferenza, alimenta l’apatia. In un agone politico ridotto a tifo calcistico tutto sbiadisce, scolora e perde vigore; si confondono legalità e sopruso, diritti e privilegi, libertà e discriminazione.

Nasce da questa consapevolezza l’”alleanza” del mondo della scuola con “Articolo 21”, con cui, come docenti, da oltre un decennio collaboriamo in un comune progetto di educazione ad una cittadinanza consapevole.
“Articolo 21”, infatti, dedica da sempre una particolare attenzione al mondo della scuola, promuovendo campagne di educazione ai media sotto forma di concorsi che impegnano attivamente i giovani ad acquisire capacità critica e di giudizio nel valutare le notizie e le informazioni. Il diritto all’informazione implica imparzialità e completezza da parte dei giornalisti ma, al tempo stesso, richiede cittadini in grado d’interpretare correttamente le informazioni, di verificarne l’attendibilità e infine di esprimere un giudizio fondato sulla ragione piuttosto che sulla suggestione e il pregiudizio. E questo è il compito essenziale di una scuola che sia palestra di formazione critica e civile.

Da questa consolidata ”alleanza” tra “Articolo 21” e il mondo della scuola  è nato il progetto denominato «Diritti senza confini», un Corso/laboratorio che intende approfondire in chiave storica, economica, sociologica e giuridica le tematiche relative al fenomeno migratorio.

Prenderà avvio il 12 ottobre 2023 con un dibattito pubblico sul film “Io capitano” di Matteo Garrone (che vedrà la partecipazione del regista)  presso l’aula magna del Liceo classico “Mamiani” e, in diretta streaming, con gli studenti delle altre scuole che hanno promosso l’iniziativa. 

Il laboratorio, che si svolgerà dalla seconda metà di ottobre a maggio con una serie di incontri a cadenza quindicinale nelle scuole promotrici, vedrà la partecipazione di studiosi, giornalisti, attivisti, particolarmente competenti sul tema, nonché la testimonianza diretta di richiedenti asilo e rifugiati.

Le lezioni di carattere informativo e gli incontri con gli esperti e i testimoni si alterneranno alle attività laboratoriali svolte in prima persona dagli studenti (realizzazione di inchieste e interviste, raccolta di dati e testimonianze, costruzione di blog informativi e, con l’aiuto dei giornalisti di “Articolo 21”, l’apprendimento del fact-checking, la verifica dei fatti e delle fonti con particolare riferimento a quanto viene diffuso mediante la Rete).

L’iniziativa promossa dai tre licei della capitale intende aprirsi alla partecipazione delle altre scuole con lo scopo di costruire una rete informativa ed educativa sul tema dell’immigrazione.

Alla fine del corso/laboratorio gli studenti coinvolti produrranno dei cortometraggi che saranno giudicati da una commissione composta da personalità della cultura, del giornalismo e del cinema.


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